Quando si avvicina la bella stagione, tutto intorno a noi sembra risvegliarsi. Alberi, prati in fiore, uccelli che cantano non fanno altro che sottolineare che il caldo è alle porte e che finalmente sarà possibile passare più tempo all’aria aperta. Mentre tutto questo si risveglia, però, sono sempre di più le persone che lamentano nei mesi primaverili una maggiore spossatezza accompagnata da cali di attenzione, necessità di un numero maggiore di ore di sonno e frequenti emicranie. Vediamo allora nel dettaglio quali sono i sintomi più diffusi della stanchezza primaverile e tutti i consigli per combatterla naturalmente e in maniera rapida.
Stanchezza primaverile: i sintomi a cui prestare attenzione
Tra i sintomi più comuni che si manifestano con l’arrivo del clima primaverile, ritroviamo in particolar modo cali di concentrazione, deleteri soprattutto quando si lavora o si studia per molte ore durante il giorno, fiacchezza fisica, estrema debolezza e in alcuni casi anche irrequietezza ed insonnia. A causare una serie così variegata di sintomi non solo l’arrivo dell’orario legale che toglie un’ora di sonno al nostro organismo ma anche un conseguente calo fisiologico di elementi fondamentali come il magnesio e le vitamine del gruppo B, necessari per essere sempre in salute e pieni di energia.
Curare la stanchezza primaverile con l’alimentazione
Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di affidarsi ad integratori ad hoc per tali sintomi, un consiglio rinnovato ogni anno da medici e nutrizionisti è quello di curare ancor di più in questo periodo primaverile la propria alimentazione facendo bene attenzione a ciò che si mette a tavola preferendo alcuni cibi piuttosto che altri. Nello specifico, infatti, per combattere in tempi brevi la stanchezza tipica della primavera sarà necessario aumentare l’apporto giornaliero di verdura. Soprattutto per coloro che sono carenti di ferro, un aiuto prezioso arriva dal consumo di spinaci e legumi come le lenticchie. Questi cibi, però, andranno accompagnati ad altri alimenti ricchi di vitamina C per rendere pienamente biodisponibile per il nostro organismo il ferro in essi contenuti. Via libera, quindi, ad insalate di spinaci da accompagnare a succo di limone o ad una bevanda appena preparata con arance fresche. Molto meno consigliato, invece, l’accostamento di cibi ricchi di ferro come gli spinaci ai latticini. Questi ultimi, infatti, inibiscono l’assorbimento di ferro da parte del corpo rendendo vano il tentativo di aumentare il consumo di verdura benefica.
Dire addio alla stanchezza primaverile con un po’ di moto
Sembrerà assurdo ma per ritemprare il fisico un po’ di movimento può fare molto di più di svariate ore di riposo. Fermo restando la necessità di dormire almeno 7 ore per notte, in modo da garantire all’organismo il tempo necessario per ricaricarsi completamente, l’attività fisica resta un elemento fondamentale per contrastare la stanchezza primaverile. L’ideale sarebbe praticare un’attività aerobica a bassa intensità come camminare o pedalare tutti i giorni. Se non è possibile ritagliarsi così spesso del tempo da dedicare all’attività fisica, il consiglio è quello di riuscire almeno 2 o 3 volte alla settimana a fare una passeggiata o una pedalata di almeno 30 minuti. Ma perché muoversi può davvero fare la differenza quando si soffre di sintomi da stanchezza primaverile? Molto semplice: durante l’attività fisica il corpo produce endorfine, neutrotrasmettitori che, una volta rilasciati nell’organismo, migliorano il tono dell’umore ed hanno una potente azione analgesica.
Attenzione ai colpi di calore
Durante il periodo primaverile le temperature tendono ad alzarsi anche di molti gradi durante le ore centrali della giornata e chi è costretto ad uscire di casa molto presto al mattino potrebbe incorrere nell’errore di coprirsi di più non prevedendo cambiamenti climatici talvolta anche repentini. Il consiglio è quindi quello di vestirsi a strati per poter aggiungere o togliere un indumento a seconda della temperatura esterna. Avere molto caldo può infatti abbassare la pressione arteriosa ed aumentare la sensazione di spossatezza. Altro utile consiglio per limitare i colpi di calore è quello di idratarsi costantemente portando sempre con sé una bottiglietta d’acqua e cercando di berne nell’arco della giornata almeno 1,5 litri possibilmente naturale.