La soia (nome scientifico “Gliycine max”), come ci informa anche il sito My-personaltrainer, è una pianta erbacea della famiglia delle leguminose ed è un cibo largamente presente nell’alimentazione umana e in quella per il bestiame. È un alimento con un contenuto di proteine molto alto e, negli ultimi tempi, il suo consumo è aumentato considerevolmente, in quanto queste caratteristiche, insieme alla sua versatilità (viene impiegata spesso per creare “surrogati” di altri alimenti, come gli hamburger e il pollo), ha portato molti vegetariani a inserirla nelle loro diete; la maggior diffusione di abitudini alimentari vegetariane tra la popolazione mondiale ha fatto il resto.
Ci sono comunque molte altre caratteristiche che hanno portato così tante persone a consumarla e ciò è dovuto alle tante qualità salutari di cui questo legume gode: in esso, infatti, si trovano molte fibre alimentari e diversi minerali, come il potassio e il sodio. Contiene, inoltre, anche la vitamina A e diverse vitamine del gruppo B e C. Per ultima, ma non meno importante, in questo legume possiamo trovare anche la lectina, una famiglia di proteine che favorisce l’attività cerebrale.
Varietà della soia
La pianta è presente in molte varietà, che si differenziano tra di loro principalmente per le modalità di coltivazione. Noi però tratteremo esclusivamente le tipologie principali che si possono distinguere in base al colore: gialla, verde, rossa (i fagioli di questa tipologia sono detti “azuki”) e nera. In base alle loro proprietà, queste diverse tipologie possono essere utilizzate per ottenere benefici diversi:
- La soia gialla è la meno utilizzata, in quanto la cottura alla quale viene sottoposta prima di essere consumata, è molto lunga, ma è anche quella da cui si ricavano il latte e i surrogati di carne;
- La soia rossa è quella usata maggiormente per combattere problemi ai reni;
- La soia nera è in grado di apportare benefici ai reni, come la rossa, ma anche alla milza;
- La soia verde è una variante della soia gialla, che viene raccolta prima che sia maturata del tutto, e presenta un elevato contenuto di minerali, come il magnesio e la clorofilla (che da alcuni è considerata un’importante fonte di benessere per l’organismo).
Altri benefici, comuni a tutti i tipi di soia, si possono riscontrare nella “capacità” del legume di regolarizzare l’intestino e combattere la stitichezza, grazie al suo alto contenuto di fibre, di normalizzare il livello di colesterolo e la glicemia nel sangue e nel suo ruolo di prevenzione dell’osteoporosi, in quanto favorisce la mineralizzazione delle ossa.
Derivati
Ci sono diversi alimenti derivati dalla soia che hanno contribuito a decretarne il successo. Vediamo meglio quali sono e le caratteristiche di ognuno:
- Farina di soia. Si ottiene macinando i semi della soia tostati, e permette di preparare pane e pasta, o qualunque altro prodotto da forno, è indicata per i celiaci in quanto non contiene glutine. Vanta anche una bassa quantità di amido, e quindi può essere consumata anche dai diabetici. Presenta inoltre una grande quantità di proteine e di grassi insaturi e polinsaturi, che non arrecano danno all’organismo;
- Latte di soia. Uno degli alimenti più noti derivati da questo legume, viene preparato lasciando macerare i semi in acqua. Non è molto calorico, e non contiene glutine, al contrario è ricco di vitamine A, E e del gruppo B. Basso, invece, il contenuto di grassi saturi e di carboidrati;
- Tofu. È il formaggio derivato dal legume, che si prepara grazie al latte dello stesso. È un alimento salutare, grazie alla sua capacità di abbassare il colesterolo e alla sua azione estrogenica;
- Olio di soia. Estratto dal seme della pianta, viene anche utilizzato per preparare creme per la pelle. Può ovviamente essere utilizzato come condimento in cucina;
- Tempeh. Il surrogato della carne derivato dalla soia. Realizzato a partire dai germogli della stessa, ha un basso indice glicemico e può ridurre il rischio di contrarre malattie cardiovascolari.
- Miso. Ottenuto dalla fermentazione dei fagioli di soia gialla, presenta un alto contenuto di fermenti vivi, utili all’intestino. L’altrettanto alto contenuto di sodio, però, lo rende non adatto a chi soffre di ipertensione arteriosa.