Il curry proviene dal sud-est asiatico, più precisamente dall’India. Esso è formato da una miscela di spezie pestate nel mortaio e ha un colore giallo senape. Di solito esso contiene citronella, cumino, pepe, scalogno, peperoncino, curcuma, zenzero, cardamomo, coriandolo, noce moscata, fieno greco, chiodi di garofano, cannella e zafferano. E’ stato trasportato in Europa nel XXVII secolo dagli inglesi e da allora è entrato a far parte della nostra tradizione culinaria. Infatti, la prima ricetta con il curry in Occidente è comparsa nel 1747 in un testo di Hannah Glasse all’interno del volume ” The art of cookery made in plainand easy”. Però pochi sanno che esso, oltre a essere un ottimo accompagnamento per le nostre portate più prelibate, può rivelarsi anche un alimento utile alla nostra salute.
Il curry: i benefici
Esso è uno delle spezie con meno apporto calorico, ma con tante proprietà nutritive, dimagranti e terapeutiche. Molti scienziati ne hanno studiato gli effetti e le peculiarità. Ecco le principali caratteristiche di questa miscela di spezie:
- Essendo un mix di varie erbe il curry è un ottimo anti-ossidante e può essere un eccellente sostituto del sale da cucina.
- Anti-neoplastico: grazie alla presenza della cosiddetta curcumina è possibile diminuire il rischio di tumori, poiché questa sostanza evita la trasformazione delle cellule in salute in cellule cancerose e della loro diffusione nel nostro corpo.
- Anti-infiammatorio: sembra che attraverso la presenza di curcumina possa permettere la diminuzione di un dolore e inoltre il peperoncino, presente nella miscela, aiuta la vasodilatazione e la secrezione dei succhi gastrici.
- Anti-aerofagico: il cumino aiuta a prevenire il cosiddetto “alito pesante“, ma anche il gonfiore intestinale dopo aver mangiato troppo.
- Buono per la circolazione e anti-batterico, grazie alla presenza dei chiodi di Garofano che regolarizzano la flora batterica.
La cosa più sorprendente, però, è che il curry possa essere perfetto per una dieta ipocalorica; in quanto pur contenendo molte calorie (circa 365 per 100g), non fa ingrassare! E’ composto dal 60% di carboidrati e poi da proteine(10% ) e grassi (30%). Esso, grazie alla sua particolare miscela di piante, permette la diminuzione dell’assorbimento del colesterolo e velocizza il nostro metabolismo aumentando la nostra temperatura corporea. Come abbiamo già detto prima ,essendo un ottimo sostituto del sale, è un alleato delle donne contro cellulite e ritenzione idrica.
Il curry: consumo e controindicazioni
Aggiungendolo alla nostra dieta due volte a settimana può aiutare a proteggere il nostro cuore e il cervello, diminuire la sensazione di fame nervosa e rendere i piatti dietetici molto più saporiti e gradevoli al nostro palato. Chi preferisce potrebbe consumarlo anche tutti i giorni (circa 2 cucchiaini al giorno) e accompagnare yogurt, salse e formaggi freschi. Per migliorare l’assorbimento delle sue svariate qualità è consigliabile bere thè verde o condire i propri piatti con l’olio extra-vergine di oliva. Inoltre esso è un alimento altamente reperibile: si può trovare in qualsiasi negozio o supermercato nella sezione spezie, ma esso va consumato in pochi giorni in quanto perde il suo aroma, mentre il curry in pasta dura di più.
E’, tuttavia, necessario evitarne l’abuso in quanto può portare problemi ai reni ed è off limits per coloro che soffrono di calcoli biliari in quanto la curcuma presente nel curry, stimola, tra le altre cose, la secrezione di acidi biliari. Dovrebbe evitarlo anche chi soffre di ulcere gastriche o gastriti, per via della presenza del pepe, così come il peperoncino potrebbe causare irritazioni e infiammazioni a carico dell’apparato urinario. Se va bene in gravidanza il curry andrebbe evitato durante l’allattamento. Un’altra cosa importante da sapere è che il curry può creare una vera e propria dipendenza, come il cioccolato.