L’oligoterapia è una disciplina medica nata negli anni ’30 del Novecento che si occupa del ruolo curativo degli oligoelementi, cioè di sostanze presenti nel nostro organismo con una concentrazione molto bassa, ma che hanno un ruolo fondamentale per la salute.
Oligoterapia: la storia
Il primo approccio scientifico agli oligoelementi è attribuibile al medico parigino Gabriel Bertrand, che alla fine dell’Ottocento identificò alcuni di loro come catalizzatori indispensabili alla vita.
Tuttavia, il padre dell’oligoterapia è considerato Jacques Ménétrier, medico francese, classe 1908, che per primo ha trovato un’applicazione terapeutica agli oligoelementi, ovvero ha individuato come e in che misura la loro assunzione è in grado di ristabilire l’equilibrio negli scambi biochimici dell’organismo e rafforzarne le difese naturali
Oligoterapia: le diatesi
Il concetto di diatesi è stato elaborato da Ménétrier, il quale, sperimentando in maniera sistematica l’uso degli oligoelementi nella cura di alcuni disturbi, si rese conto che i risultati non dipendevano solo dalle sostanze somministrate, ma anche dalle caratteristiche delle persone che li ricevevano. Individuò quindi dei gruppi omogenei di pazienti per testare la loro reazione ai diversi oligoelementi. Questi gruppi, così identificati, costituivano dei “terreni organici simili” a cui fu dato nome di diatesi.
Ogni diatesi risponde al trattamento con uno specifico oligoelemento o con una precisa associazione di oligoelementi e presenta delle caratteristiche fisiologiche (tipo di sonno, resistenza alla stanchezza), psicologiche e intellettuali comuni (memoria, concentrazione, creatività, atteggiamento verso la vita), che vengono identificate attraverso il colloquio col paziente, nonché la predisposizione a contrarre delle specifiche malattie.
Normalmente, ogni individuo appartiene ad almeno due diatesi, di cui una è dominante, e nel corso della vita tende a passare dalle prime due (dette anche “di nascita”) alle altre due (definite “di involuzione”).
Diatesi | Caratteristiche intellettuali e psicologiche | Comportamento fisico | Predisposizione alle malattie | Oligoelemento/i |
I – Allergica | Ottimista, iperattivo, irritabile, dalla grande fiducia in se stesso, passionale. Memoria selettiva (solo ciò che lo interessa), poco autocontrollo | Astenia mattutina, iperattività serale, sonno poco ristoratore | Allergie, algie, emicrania, intolleranze alimentari, disturbi gastrointestinali di tipo nervoso, problemi di ipertiroidismo | Manganese |
II – Ipostenica | Calmo al limite dell’indifferenza, leggermente pessimista, dal buon autocontrollo. Ha difficoltà a concentrarsi e scarsa memoria, predisposto a patologie respiratorie, reazioni linfatiche e digestive, artrosi e diabete, cefalee e obesità | Stanchezza serale, sonno regolare e abbondante, scarsa resistenza fisica | Disturbi dell’apparato respiratorio, soprattutto in inverno; acne, psoriasi, eritemi, cistiti recidivanti; ipotiroidismo ed infiammazioni ghiandolari | Manganese-Rame |
III – Distonica | Ansioso ed emotivo, pessimista, irritabile, nervoso e tendente all’umore depresso | Stanchezza mattutina che torna anche durante il resto del giorno, sonno mediocre caratterizzato da risvegli notturni | Disfunzioni neurovegetative come formicolii, intorpidimento e pesantezza agli arti inferiori, dolori allo stomaco e all’intestino, colite, ulcere, ipertensione. Eczemi, disturbi urinari e genitali, uricemia e gotta. |
Manganese-Cobalto |
IV – Anergica | Volubile e pessimista, tendente all’umore depresso, manca di concentrazione, di memoria e di creatività, può essere aggressivo o passivo nei confronti degli stimoli esterni e degli altri in generale | Stanchezza che permane per tutto il giorno, sonno letargico o insonnia prolungata | infezioni batteriche e virali, infiammazioni, malattie linfatiche, febbre ricorrente, malattie reumatiche, leucemie e cancro, leucopenia, generale riduzione di tutte le difese immunitarie |
Rame-Oro-Argento*
|
*L’oro e l’argento non rientrano tra gli oligoelementi essenziali, ma sono stati associati con il rame per l’analogia della loro struttura atomica e formano con il rame una delle combinazioni più potenti nell’oligoterapia.
Oligoterapia: gli oligoelementi
Tecnicamente, sono definiti oligoelementi “quegli elementi chimici che sono presenti in concentrazione uguale o inferiore allo 0,01 % del peso secco del corpo umano“. Tra loro, particolare importanza rivestono gli oligoelementi essenziali, che rispettano alcune condizioni fondamentali:
- sono presenti in tutti i tessuti sani di tutti gli organismi viventi;
- hanno una concentrazione relativamente costante all’interno dei tessuti;
- se mancano, causano alterazioni strutturali e fisiologiche;
- prevengono oppure guariscono i disturbi causati dalla loro carenza.
Sono identificati come oligoelementi essenziali: Fluoro, Selenio, Cobalto, Cromo, Rame, Ferro, Manganese, Molibdeno, Nichel, Vanadio, Zinco e Silicio.
Gli oligoelementi possono avere un ruolo strutturale, quando si legano all’emoglobina, ad alcune tipologie di proteine (transferrina, ceruloplasmina,ferrina, emosiderina), agli ormoni insulina, tiroxina, triiodotironina oppure alla vitamina B 12.
Ma possono rivestire anche un ruolo funzionale, quando si combinano alla molecola di un enzima o sono indispensabili per l’attivazione dell’enzima stesso. Proprio l’aspetto funzionale è fondamentale nell’applicazione terapeutica degli oligoelementi, perché attraverso la loro interazione con gli enzimi si riescono a regolare, attivare (o disattivare) i meccanismi che sovrintendono ai processi metabolici dell’organismo.