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Diverticolite: cause e dieta, alimenti consigliati e da evitare

Tra le tante patologie dell’apparato digerente, una che merita particolare attenzione è la diverticolite, così chiamata per essere un’infiammazione dei diverticoli, piccole sacche ricoperte da mucosa che si rigonfiano verso l’esterno. L’incidenza della malattia riguarda specialmente individui di mezza età e anziani. Se la comparsa di diverticoli, che dà origine alla cosiddetta diverticolosi, colpisce circa il 10% degli individui di età superiore ai 40 anni, di questi dal 10% al 25% tendono a sviluppare la diverticolite. Più comuni nella parte inferiore dell’intestino crasso (il colon, per intenderci), i diverticoli si devono soprattutto a un’alterazione della motilità intestinale. La buona notizia è che si possono curare con l’alimentazione. Ecco qui qualche pratico consiglio, non prima di aver scoperto qualcosa in più su questa patologia.

diverticolite

Cause e sintomi della diverticolite

Quando qualcosa non quadra perbene nel tratto digerente, aumentano le probabilità di diverticolosi e diverticolite. Nello specifico, un aumento locale della pressione provoca una fuoriuscita della mucosa nei punti più deboli della tunica muscolare dell’intestino, con la conseguente formazione dei diverticoli. Le cause a monte di questa alterazione sono spesso individuate nella mancanza di esercizio fisico e in una dieta troppo povera di fibre, fattori di rischio della stipsi. Difatti, i dolorosi sforzi per evacuare a cui è obbligato un soggetto stitico possono interferire con la pressione del colon, che come abbiamo visto può provocare un rigonfiamento delle sue pareti. La successiva infiammazione dei diverticoli è imputabile alla presenza di batteri nell’intestino formatosi proprio per il ristagno delle feci all’interno delle sacche.

Quanto alla sintomatologia, in genere è assente e i diverticoli vengono scoperti per caso in occasione di radiologie o endoscopie del colon. Talvolta, tuttavia, la diverticolite è preannunciata da dolore, crampi, bruciore e gonfiore addominali, costipazione, nausea, vomito e febbre. Essendo sintomi riscontrabili anche in altre malattie come ulcere allo stomaco e colon irritabile, alla loro apparizione si consiglia di sottoporsi il prima possibile a esame medico.

Se trascurata, nei casi più gravi la diverticolite può portare a emorragie, infezioni e perforazioni intestinali. La chiave consiste nel prevenirla sin da subito con la corretta alimentazione.

Scelte alimentari contro la diverticolite

frutta acqua

Per evitare che i diverticoli crescano di numero e volume e si infiammino arrecando complicazioni, il migliore rimedio alimentare è un adeguato apporto di acqua e fibre. Difatti, con la loro nota proprietà di favorire la motilità intestinale, limitano il ristagno dei residui alimentari e del materiale fecale all’interno del diverticoli. Tenendo bene a mente questa semplice regola, scopriamo nello specifico quali cibi sono da libro nero e quali da libro bianco.

Sì a:

  • 4/5 porzioni tra frutta e verdura al giorno.
  • Farinacei integrali, dal pane alla pasta, dal riso alle fette biscottate.
  • Almeno un litro e mezzo o due litri di acqua al giorno.
  • Integratori alimentari a base di crusca, sempre previa prescrizione del medico.

No a:

  • Diete povere di fibra.
  • Frutta e verdura contenente semini (come melanzane, pomodori, kiwi, fichi, semi di zucca, sesamo, girasole, frutta a guscio), che possono entrare nei diverticoli e bloccarli.
  • Alcolici e tè o caffè, che irritano la mucosa intestinale.
  • Alimenti piccanti (per lo stesso motivo).

Qualora questi suggerimenti non vengano seguiti alla lettera o nonostante la dieta i diverticoli dovessero infiammarsi, il medico prescriverà antibiotici, antidolorifici e un regime alimentare liquido a ridotto contenuto di fibra, per poi aumentare gradualmente la consistenza e la quantità di alimenti con fibra al migliorare dei sintomi.

Alimenti consentiti

  • Pasta, riso o semolino in brodo.
  • Carne o pesce omogeneizzati.
  • Uova.
  • Frutta e verdura come banana, mela, zucchine, carote lesse, patate e centrifugati.
  • Latticini a ridotto contenuto di lattosio, come yogurt e parmigiano.

semolino

Poco a poco si potrà integrare la dieta con:

  • Pane, grissini, fette biscottate.
  • Prosciutto crudo o bresaola.

Alimenti vietati

  • Cioccolato.
  • Cibi fritti e piccanti.
  • Bevande alcoliche e gassate.
  • Frutta e verdura con semini.

Mi raccomando, non posticipate l’appuntamento dal dottore. Si tratta della vostra salute!

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