In medicina, la cattiva digestione viene chiamata dispepsia che presenta dei sintomi avvertiti sopratutto nella parte superiore dell’addome. Queste alterazione delle funzioni digestive si manifestano in bruciore e dolore,solitamente dopo i pasti.
COSA CAUSA LA DISPEPSIA
Chi soffre di dispepsia di solito, ha un’eccessiva produzione di succhi gastrici o una cattiva motilità dello stomaco. Questa situazione altamente funzionale può avvenire occasionalmente o può essere dovuta ad abitudini alimentari errate che possono far diventare la dispepsia cronica. Tra le cause più diffuse troviamo:
- stress,
- alterazioni della secrezione acida gastrica,
- abitudine a mangiare in fretta,
- scarsa masticazione.
Quando si verificano questi fattori si ingerisce oltre al cibo molta aria che va ad accumularsi nell’intestino e nello stomaco. Inoltre, tra i fattori che favoriscono la dispepsia troviamo anche:
- consumare cibi fritti e grassi,
- pasti troppo abbondanti,
- consumo eccessivo di caffè o alcool,
- l’abitudine a saltare il pranzo per poi abbuffarsi la sera,
- vivere una vita sedentaria
- il troppo fumo, che aumenta la produzione di acido nello stomaco e riduce la produzione di quelle sostanze protettive dello stomaco, che stimolano i muscoli e riducono la produzione di acido e di bicarbonato che riveste lo stomaco neutralizzando i succhi gastrici.
Tra le cause scatenanti della dispepsia ci può essere anche l’abuso di farmaci (i Fans) che accentuano le infiammazioni alla mucosa del duodeno o dello stomaco che influiscono sulla digestione. Inoltre questi tipi di farmaci hanno un’azione gastrolesiva e bisogna controllare le controindicazioni soprattutto se ci si automedica rivolgendosi sempre a un medico. Un’altra causa può essere la presenza di un’infezione da Helicobacter pylori, infatti il 60% dei pazienti che soffre di dispepsia presenta questo disturbo. Alcuni studi hanno ipotizzato che il germe potrebbe avere un ruolo cardine e che i sintomi della dispepsia scompaiano dopo l’eliminazione del batterio. In questi casi, ci troviamo di fronte a una dispepsia organica e non a una dispepsia funzionale. Gastriti ed ulcere, possono determinare dispepsia oltre ad altri disturbi a carico del fegato, dell’esofago e delle vie biliari.
DISPEPSIA E SINTOMI
I dolori più comuni accusati da chi soffre di dispepsia sono:
- Disturbi non dolorosi: una sensazione di malessere che non raggiunge l’intensità dolorosa, sazietà precoce, vomito, nausea, senso di gonfiore.
Questi disturbi sono spesso accompagnati da flatulenze ed eruttazioni. Tutti i sintomi si manifestano in modo più o meno frequente durante o dopo i pasti principale. All’eruttazione si può associare anche un rigurgito acido che refluisce dallo stomaco fino alla bocca.
- Anche l’alito cattivo potrebbe essere un sintomo di dispepsia, in quanto il ristagno di cibo nello stomaco, genera cattivo odore che risale attraverso le vie respiratorie.
- In alcuni casi possono essere presenti anche stitichezza o diarrea.
Tale sintomatologia prettamente gastrointestinale può essere associata anche ad altri disturbi come:
- mal di testa,
- sonnolenza,
- calo dell’attenzione,
- irritabilità.
COME CURARE LA DISPEPSIA
Per prima cosa chi soffre di dispepsia deve
- modificare le proprie abitudini alimentari,
- mangiare lentamente,
- limitare i cibi spazzatura, cibi fritti o troppo speziati,
- eliminare bevande gassate o alcoliche.
- Mettere un freno anche a dolci o ad alimenti troppo caldi o troppo freddi.
È consigliabile avere degli orari fissi per pranzare e cenare distanziando i due pasti principali così da avere alcune ore per completare la digestione prima di iniziare un’altro pasto. Anche praticare sport regolarmente aiuta a digerire stimolando la peristalsi ma non subito dopo mangiato. Nel post-pranzo, è ottimale fare una passeggiata che rilassa la muscolatura. Se si ricorre invece all’uso di farmaci si può optare per un antiacido, un automedicante da assumere su consiglio del medico. Allo stesso modo si può fare ricorso alle piante amarotoniche o piante che producono mucillagine che a contatto con il contenuto acido dello stomaco formano una barriera contro i succhi gastrici.