Tra i tanti vantaggi che può apportare un’alimentazione sana e corretta, merita una particolare attenzione il potenziale benefico di un’amplia varietà di cibi salutari in grado di arginare le cause dell’infiammazione. Aprono le fila frutta e verdura, i cui principi nutritivi hanno un incredibile potere antiinfiammatorio e sono capaci di ridurre il rischio di malattie degenerative. Ma cosa determina lo stato infiammatorio e quali sono sintomi e conseguenze? Scopriamolo insieme in questo articolo, che fornirà delle preziose linee guide per prendersi cura del proprio corpo iniziando dalle scelte a tavola.
Che cos’è l’infiammazione? Sintomi e cause
L’infiammazione è una strategia difensiva elaborata dal corpo contro infezioni, malattie e infortuni, in risposta ai quali incrementa la produzione di globuli bianchi e cellule immunitarie.
La sintomatologia dell’infiammazione varia a seconda che questa sia acuta o cronica. Nel primo caso parliamo di infiammazione a breve termine, preannunciata da arrossamento, dolore, gonfiore e aumento della temperatura corporea a livello locale. Nel secondo caso, a cui sono più a rischio i soggetti obesi o particolarmente stressati, ci troviamo innanzi a un’infiammazione a lungo termine, che generalmente non lancia segnali di avvertimento e può portare silenziosamente a patologie come diabete, malattie cardiovascolari, fegato grasso e cancro.
Le conseguenze possono essere dunque gravi, ma per fortuna è possibile agire contro l’infiammazione adottando una dieta antinfiammatoria e più in generale uno stile di vita sano. Ecco qui come.
Gli alimenti anti infiammatori
Sono poche ma essenziali le regole per un’alimentazione attenta che prevenga o curi gli stai infiammatori. Nel menu non dovrebbero mai mancare:
- 5 porzioni tra frutta e verdura al giorno, soprattutto le varietà con elevato potere antiossidante, come frutti di bosco, prugne rosse, cavoli, cavolini di Bruxelles, cavolfiore, spinaci e broccoli, e quelle ad alto contenuto di grassi buoni: avocado e olive.
- Pesce grasso, come sardine, aringhe, sgombro, salmone e acciughe.
- Frutta secca, soprattutto noci e mandorle.
- Bevande calde come tè, specialmente verde, infusi e tisane.
- Bevande naturali come spremute d’arance o centrifugati multi-vitaminici.
- Olio extra vergine d’oliva.
- Semi oleosi, ad esempio semi di zucca, di lino e girasole.
- Spezie come curcuma, cannella e zenzero.
- Un bicchiere di vino rosso al giorno.
Non basta tuttavia introdurre questi alimenti nella dieta per trovare la ricetta della salute. Sono tanti i cibi che al contrario devono essere limitati o addirittura aboliti e che necessitano pertanto di una particolare attenzione.
Gli alimenti da evitare
- Zucchero e bevande zuccherate come i succhi di frutta con aggiunta di zuccheri, le bibite energetiche e quelle ad alto contenuto di coloranti, conservanti e altri additivi artificiali.
- Carboidrati raffinati, come pane e pasta ricavati dalla farina bianca.
- Dolciumi, come biscotti, caramelle, torte e gelati.
- Carni lavorate, ad esempio würstel e insaccati.
- Snack preconfezionati, tra cui crackers, patatine in busta, salatini.
- Oli vegetali idrogenati, come quello di soia, di mais e di palma.
- Grassi trans.
- Alcolici.
Menu contro l’infiammazione
Ecco qui un esempio guida per orientarsi a tavola.
Colazione
- Tè verde o succo d’arancia.
- Una macedonia di frutta.
- Una tazza di latte con cereali integrali o avena.
Pranzo
- Risotto integrale con condimento leggero.
- Verdure miste al vapore o grigliate condite con un cucchiaio d’olio d’oliva.
- Uno yogurt greco.
- Una porzione di frutti di bosco e 3 noci.
Merenda
A scelta tra:
- Frutta secca o semi oleosi.
- Frutta fresca.
- Yogurt bianco.
- Due quadretti di cioccolato fondente.
Cena
- Zuppa di verdure.
- Salmone alla griglia con verdure miste condite con un cucchiaio d’olio d’oliva.
Badate bene, tuttavia, che l’alimentazione non è tutto. Per quanto sia una chiave fondamentale per raggiungere uno stile di vita sano, altri ingredienti fondamentali contro l’infiammazione sono la pratica di una regolare attività fisica e un sonno ristoratore di 8 ore a notte.