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Dieta per chi ha i calcoli renali: alimenti consigliati e da evitare

I reni nel nostro organismo sono due: uno destro ed uno sinistro, occupano la regione posteriore dell’addome lungo le zone laterali della colonna vertebrale, per la loro continuità con il diaframma subiscono oscillazioni e spostamenti negli atti concernenti e legati alla respirazione. Per quanto concerne la loro forma sono “a fagiolo”, la loro consistenza è dura ed elastica allo stesso tempo e un trauma che può subire la parete addominale può condizionare la rottura dello stesso rene ed il loro colore è un rosso rubino intenso.

Quanto alle funzioni tipiche del rene, essendo una ghiandola a secrezione esterna consente di espellere l’urina dal nostro corpo liberandolo dai prodotti del metabolismo ed in particolare dei corpi azotati che determinerebbero tossicità. Espellere l’urina ci consente di mantenere inalterata la composizione dei liquidi organici; tuttavia però come per ogni nostro organo presente nel corpo possono incorrere patologie che possono compromettere il naturale funzionamento dell’apparato urinario, per questo è bene curare e prevenire con un regime dietetico e stile di vita equilibrato.

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Nefrolitiasi

Una patologia è la nefrolitiasi che provoca la formazione di calcoli che possono localizzarsi nei reni stessi (calcolosi renale o nefrolitiasi), nell’uretere, nella vescica, nella prostata e nell’uretra determinando calcolosi degli stessi organi. In rapporto alle dimensioni dei depositi si distinguono la renella con depositi esigui ai veri e propri calcoli con depositi maggiori. La gravità dei sintomi non è in rapporto alle dimensioni del calcolo quanto piuttosto alla presenza di calcoli anche di dimensioni minime che però sono appuntiti, fastidiosi e responsabili di cagionare dolori.

L’origine e l’insorgenza dei calcoli è legata a fattori diversi che si devono conoscere comunque per indirizzare e prevenire con diete e cure. I principali sono: la diminuzione del volume dei liquidi durante la minzione a causa della presenza di patologie come nefriti; per chi segue un’errata dieta povera di liquidi sicuramente è soggetto al rischio di insorgenza di nefrolitiasi, perciò è bene bere in abbondanza acque minerali. La litiasi urica è dovuta alla presenza in eccesso di sostanze precipitabili, l’acido urico, prodotto del metabolismo purinico; le purine sono presenti nelle frattaglie, nelle carni, nel caffè , nel vino. Per chi segue una dieta vegetariana con consumo eccessivo di spinaci e pomodori c’è il rischio di insorgenza si litiasi ossalica e per chi consuma in eccesso formaggi ed alimenti ricchi di calcio e di fosforo c’è il rischio di insorgenza della litiasi fosfatica.

Con frequenza i fenomeni che spesso si manifestano in dipendenza alla presenza di calcoli alle vie urinarie sono la stasi urinaria, le malformazioni renali, ostacoli nello svuotamento della vescica. Un altro fattore all’origine dell’insorgenza di calcolosi è la modificazione dell’acidità delle urine per la precipitazione di sali minerali: le urine acide sono cagionate da un’alimentazione ricca di carni che favoriscono il deposito di acido urico e di cistina, le diete vegetariane invece comportano urine alcaline e provocano la precipitazione di calcio e fosforo. Di qui si ben comprende che il rapporto tra regime alimentare seguito e l’infezione urinaria è molto stretto e determina l’insorgenza di una o dell’altra patologia.

Sintomi della nefrolitiasi

La nefrolitiasi può rimanere a lungo in silenzio senza alcun disturbo o sintomo, è proprio in questa fase che si vengono a formare calcoli di dimensione diversa e proprio in questo momento la terapia medica, in caso di intervento, ha più successo di cura. Il primo sintomo è dato da dolori che si intensificano in determinati movimenti come fare una semplice corsa, praticare del semplice movimento fino a propagarsi in altre zone come quelle sessuali o delle cosce. I casi patologici più gravi sono quelli relativi alle coliche renali che ha come conseguenza inevitabile l’eliminazione di un grosso calcolo oppure di sabbia renale.

Dieta e terapia della nefrolitiasi

Per quanto concerne la terapia di cura e di prevenzione che si dovrebbe seguire in caso della presenza di calcolosi renali è di tipo sia medico che chirurgica (quest’ultima in casi gravi con l’esportazione chirurgica di un calcolo non eliminabile). Proprio la terapia medica è quella di base per evitare la precipitazione di cristalli nelle vie escretorie, per favorire l’eliminazione di calcolosi già formate: le cure termali sono idonee per prevenire un aggravamento patologico; inoltre è bene condurre uno stile di vita che non sia sedentario ma caratterizzato da movimento fisico e da passeggiate all’aria aperta.

Per quanto concerne il regime alimentare da seguire per chi soffre di problemi legati a calcolosi non esiste una dieta universale ma si deve personalizzare in base alle esigenze ed alle diverse litiasi. E’ sempre però ottimo consiglio diminuire il consumo di alimenti ricchi di calcio eliminando i formaggi stagionati e grassi, le noci, mandorle, il cavolo, i piselli, i fagioli, i fichi, il tuorlo d’uovo ed il cacao. Per chi soffre di litiasi urica dovrà evitare tutti i cibi che presentano le purine: birra, vino, caffè, cioccolato, fegato e cervello di animali, rognone, selvaggina, acciughe, funghi; per chi soffre di litiasi ossalica e fosfatica la dieta deve prediligere la carne (con esclusione del fegato) ed evitare il consumo di spinaci, insalate, pomodori, cavoli, legumi, cioccolato, crostacei, uova e formaggi.

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