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Zafferano, tutte le proprietà benefiche

La rinomata polverina gialla conosciuta come zafferano si ricava dai fiori di una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Iridacee. Se è così costoso è perché il processo di lavorazione si svolge interamente a mano, senza l’ausilio di macchinari e rende necessaria la raccolta e successiva essiccazione di 150.000 fiori per ottenere appena un chilogrammo di prodotto. È precisamente dagli stimmi che si estrae questo prezioso ingrediente, che rende unico e inimitabile il classico risotto alla milanese. Eppure gli impieghi dello zafferano vanno ben oltre pentole e fornelli, essendo un importante rimedio naturale dai poteri terapeutici. Chi l’avrebbe mai detto? È giunto il momento di informarsi un po’ di più.

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La composizione dello zafferano

Composto da acqua, ceneri, fibre, carboidrati, grassi e proteine, lo zafferano è inoltre fonte di sali minerali, come calcio, ferro, fosforo, rame, zinco, sodio, potassio, selenio, magnesio e manganese, e di vitamine A, C e del gruppo B. In aggiunta, contiene carotenoidi come il licopene e la zeaxantina, con le loro virtù antiossidanti. Il potere energetico è piuttosto alto, essendo pari a circa 310 calorie per 100 grammi di prodotto. Ma non c’è da preoccuparsi per la linea: bastano davvero pochi granelli per inebriare narici e palato!

Le proprietà dello zafferano

Gli effetti curativi dello zafferano non sono certo una scoperta recente. Al contrario, già gli antichi Egizi e Romani lo impiegavano per combattere vari disturbi, come asma, malattie epatiche, ulcere, dismenorrea e depressione, nonché come afrodisiaco naturale per il sesso maschile. Tuttora sfruttato a scopo curativo, questa spezia è in grado di sprigionare un’incredibile varietà di effetti benefici per l’organismo. Passiamoli in rassegna uno a uno.

  • Aiuta il sistema nervoso: i principi attivi dello zafferano intervengono sulla parte del sistema nervoso preposta all’umore, svolgendo un’azione simile a quella dell’ormone serotonina.
  • Fa bene agli occhi: la vitamina A presente nello zafferano è un ottimo alleato contro la degenerazione maculare che tende a presentarsi in età avanzata.
  • Aiuta cervello: le proprietà antiossidanti dei carotenoidi rinforzano la memoria e le capacità di apprendimento. Sembrerebbe, inoltre, che lo zafferano possa bloccare l’accumulo nel cervello di proteine nocive, responsabili di malattie neuro-degenerative come il Morbo di Alzheimer e di Parkinson.
  • Libera le vie respiratorie: agisce come antiinfiammatorio del tratto respiratorio, rivelandosi di grande aiuto per gli asmatici.
  • Allevia la sindrome premestruale: limita lo stress e gli sbalzi di umore che tipicamente precedono il sopraggiungere del ciclo mestruale.
  • Facilita la digestione: stimolando la secrezione dei succhi gastrici, agevola il processo di scomposizione e successivo assorbimento del cibo.
  • Combatte il meteorismo: versato nel tè, lo zafferano può aiutare a eliminare i fastidiosi gas che si accumulano nell’intestino e nello stomaco.
  • Migliora la salute della pelle: gli antiossidanti ritardano l’invecchiamento cutaneo, aiutando a prevenire la comparsa di macchie della pelle e rughe. Per questo motivo lo zafferano trova impiego in cosmetica nella produzione di maschere e creme per il viso.
  • Combatte la insonnia: aiuta a conciliare il sonno, e a questo scopo può essere aggiunto a una tazza di latte caldo o a una tisana da assumere prima di andare a letto. In alternativa, funziona benissimo anche un semplice tè. Basterà portare l’acqua a ebollizione, versarci un cucchiaino di zafferano, lasciare riposare per dieci minuti e servire volendo con un cucchiaino di miele.

Controindicazione ed effetti collaterali

Malgrado il potenziale terapeutico dello zafferano, non si può ignorare il rovescio della medaglia. Presenta, di fatti, un certo grado di tossicità, dovuto al contenuto in colchinina, una sostanza dannosa che può portare a emorragie ed esercitare attività abortiva. Si tratta, ovviamente, di effetti legati a un consumo eccessivo di zafferano, che non devono allarmare chi l’assume moderatamente a piccole dosi. Tuttavia, è bene segnalare le possibili conseguenze, che possono andare dalle vertigini al vomito, dalle coliche all’ingiallimento della cute, dalla sensazione di torpore e stordimento a sanguinamenti per abbassamento del livello di piastrine.

Alla luce di tutto ciò, se ne sconsiglia l’utilizzo alle donne in gravidanza e alle neo-mamme che stanno allattando al seno. Ad ogni modo, è bene ricordare che le virtù dello zafferano rientrano nel campo dell’omeopatia e che sono ancora in fase di definizione degli studi scientifici che ne avallino l’incontestabile valore medico.

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