Quante volte ci domandiamo e desideriamo realmente dimagrire? Ci vediamo gonfi e con eccesso di adiposità nelle zone critiche, cerchiamo di nasconderci sotto abiti e bluse ampie, tentiamo di fare diete “self-service” ma non riusciamo realmente a risolvere il problema di eliminare il grasso in eccesso. E’ un rompicapo apparentemente senza soluzioni ma, in effetti una “scorciatoia” esiste davvero.
Le ragioni per evitare i grassi saturi
Per chi vuole perdere realmente peso e snellire senza patire le pene dell’inferno è possibile seguire una dieta povera di grassi saturi che si trovano in numerosi alimenti e necessitano di essere limitati. Gli alimenti di origine animale come carni di vitello, di agnello, di maiale o formaggi stagionati o l’utilizzo di panna, crema, burro, latte sono ricchi di grassi saturi che nuocciono alla nostra salute quotidiana.
La ragione alla base di questa necessità di ridurre i quantitativi di grassi saturi nella nostra alimentazione sta nel semplice fatto che si tratta di grassi difficili da assimilare per il nostro metabolismo e sono responsabili nel cagionare un aumento del colesterolo oltre ad accrescere il rischio di essere maggiormente esposti a malattie cardiovascolari. E’ possibile sostituire questi grassi con altri considerati “buoni” come gli Omega 3 presenti nei prodotti ittici, noci, lecitina di soia, perfetti per prevenire il colesterolo nocivo alla salute e combattere le infiammazioni.
Un valiso consiglio è quello di consumare olii di origine vegetale, condire sempre i piatti, le insalate e le verdure con olio extravergine da crudo e mai cotto, evitare di insaporire le pietanze con burro e condimenti di origine animale come lardo o strutto.
I benefici della dieta mediterranea
Per quanto concerne il consumo di carni, non abusatene mai, siate sempre oculati e preferite sempre la carne avicola a quella rossa che deve essere consumata in quantità esigue e soprattutto seguire il più possibile una dieta mediterranea proclamata dall’UNESCO un “bene immateriale dell’umanità per dimagrire e seguire un regime di vita sano“. Proprio la dieta mediterranea è un modello, uno stile di vita per vivere in salute, favorisce una perdita di peso, consente di ridurre il rischio di incorrere in malattie come tumori, Alzheimer, Parkinson e sindrome matabolica. Ma vediamo in dettaglio che cosa significa seguire una dieta mediterranea.
La struttura piramidale della dieta mediterranea prevede il consumo di circa 22-23 porzioni di alimenti al giorno, divise in 3 o 4 pasti e la frequenza con la quale consumare i componenti può essere di seguito stabilita: quotidianamente è bene consumare pedissequamente cereali (pane di grano integrale, pasta di grano integrale, riso bruno ecc.) circa 8 porzioni, frutta (3 porzioni), verdura (incluse verdure selvatiche) circa 6 porzioni, olio di oliva come principale grasso di origine vegetale, latte e prodotti derivanti dal latte (2 porzioni), vino in modeste quantità, preferibilmente rosso e durante i pasti, acqua e sostituire il sale con spezie (es. origano, basilico, timo ecc). Settimanalmente si può consumare pesce per 5-6 porzioni, uova (3-4 porzioni), pollame e carni bianche (4 porzioni), patate (3 porzioni), olive, legumi, noci (3 porzioni), dolci (2 porzioni). Mensilmente consumare carni rosse per 3-4 porzioni.
A questi consigli utili va bene ricordato che l‘alimentazione deve essere affiancata da movimento fisico per bruciare i grassi in eccesso e per mantenersi in perfetta forma e a lungo, in modo da tenere l’indice di massa corporea (BMI) al di sotto di 25 kg/m². Questo indice viene utilizzato come dato biometrico e come un indicatore dello stato di peso forma a prescindere dal sesso e dalle caratteristiche morfologiche del soggetto. Come viene calcolato? E’ semplicissimo, basta rapportare il peso espresso in Kg con il quadrato dell’altezza espressa in metri. In tale modo si calcola il rapporto tra massa-peso.
Insomma non resta che dire buon appetito ma occhio ai grassi!