La piramide alimentare è sostanzialmente un grafico di forma piramidale che suggerisce le regole di una sana alimentazione. Alla base della piramide sono indicati gli alimenti da mangiare con maggiore frequenza, al vertice quelli da consumare con moderazione.
Piramide alimentare: la storia
Il principio della Piramide alimentare è stato elaborato negli anni ’70 in Svezia dallo Swedish National Board of Health and Welfare, un’agenzia governativa che si occupa della salute e del benessere della popolazione. Un decennio dopo, è stata diffusa una versione della Piramide Alimentare elaborata da WHO – World Healt Organzation e FAO – Food and Agriculture Organization allo scopo di prevenire l’obesità, le malattie croniche causate dall’alimentazione (come il diabete, per esempio) e la carie nei paesi occidentali. La sua principale caratteristica è una rigida separazione tra grassi saturi e insaturi e soprattutto tra zuccheri semplici (nella loro forma naturale) e raffinati.
Tuttavia, è solo negli anni ’90 che l’USDA – United States Department of Agriculture – il dipartimento dell’Agricoltura statunitense – elabora il modello grafico maggiormente diffuso, chiamato Food Guide Pyramid.
In questa piramide, sei sezioni orizzontali contengono le descrizioni dei cibi di ogni categoria e le relative porzioni da consumare in una settimana: per esempio, la base è costituita dal gruppo di pane, cereali, riso, e pasta e prevede dalle 6 alle 11 porzioni, la seconda da verdura e frutta e così via, fino alla sommità, dove sono contenuti grassi, oli e zuccheri.
Nel 2005 sono state apportate delle modifiche anche a questa piramide, che è stata ribattezzata MyPyramid e ricostruita con strisce verticali che sostituiscono le sezioni di quella precedente e viene spesso rappresentata in maniera meno didascalica (ovvero senza le indicazioni degli alimenti specifici di ogni categoria).
Quasi contemporaneamente, il Ministero della Salute italiano ha elaborato, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, la Piramide Alimentare Italiana che tiene conto, oltre che della tipologia degli alimenti e del gruppo di appartenenza, anche dell’attività fisica svolta.
Le ultime ricerche in ambito alimentare stanno portando a fatto ripensare la Piramide in modo da tenere conto anche del livello di idratazione, della quantità di attività fisica svolta, della natura dei grassi che in origine erano considerati uniformemente dannosi e quindi collocati al vertice e dell’indice glicemico dei singoli alimenti, che non ha a che fare direttamente con calori e grassi, ma è altrettanto fondamentale per la nostra salute.
In particolare Revitalizing the Mediterranean Diet, la prima Conferenza Mondiale sulla Dieta Mediterranea che si è svolta dal 6 all’8 Luglio 2016 presso Milano, ha elaborato un nuovo modello di Piramide in cui sono inserite la categorie di convivialità (che tiene conto del cibo come momento di aggregazione), stagionalità dei prodotti usati e la provenienza di prodotti alimentari, invitando a privilegiare quelli locali, sia per i loro valori nutrizionali che per la sostenibilità ambientale del nostro stile di vita.
Gli alimenti della Piramide Alimentare
Sia nella piramide statunitense che in quella italiana si ritrovano alcune semplici regole per un’alimentazione corretta e quindi per la prevenzione di tutti quei disturbi legati a sovrappeso e obesità. Volendo sintetizzare al massimo, si può dire che il principio di base è lo stesso della dieta mediterranea: privilegiare cereali integrali, grassi insaturi (di origine vegetale), legumi, frutta e verdura, consumare con regolarità ma senza eccedere carni bianche, pesce e uova ed assumere con moderazione carni rosse, grassi di origine animale e cereali raffinati.
Frequenza | |||
Alimenti | Piramide Alimentare Italiana | Piramide Alimentare Tradizionale | Piramide Alimentare Mediterranea |
Acqua | 6/8 bicchieri al giorno | Non considerata | 30ml per ogni kg di peso corporeo al giorno |
Pane, cereali, riso e pasta | 4/5 porzioni al giorno | 6/11 porzioni al giorno | Con moderazione (alla categoria si aggiunge: patate) |
Pane, cereali, riso e pasta integrali | Non considerati | Non considerati | Ad ogni pasto |
Frutta | 5/6 porzioni al giorno | 2/4 porzioni al giorno | 2/3 porzioni al giorno |
Verdura/ortaggi | 5/6 porzioni al giorno | 3/5 porzioni al giorno | In abbondanza |
Latte, youghurt e formaggi | 2/3 porzioni al giorno | 2/3 porzioni al giorno | 1/2 porzioni al giorno |
Carne, pesce, uova, pollame | 1/2 porzioni al giorno | 2/3 porzioni al giorno | Da 0 a 2 porzioni al giorno (escluso carni rosse) |
Grassi, dolciumi | 1 porzione al giorno | Da limitare | Con moderazione |
Noci, frutta secca, legumi secchi | Non considerati | 2/3 porzioni al giorno | 1/3 porzioni al giorno |
Condimenti e grassi | 2/3 porzioni al giorno | Non considerati | Vegetali: ad ogni pasto
Animali (es. burro): con moderazione |
Alcool | Non considerato | Non considerato | Con moderazione, ma non per tutti |
Bevande gassate | Non considerate | Non considerate | Con moderazione |
Sale | Non considerato | Non considerato | Con moderazione |