Dire merenda per molti di noi equivale a richiamare alla memoria i nonni che a metà mattina o nel cuore del pomeriggio interrompevano ogni nostra attività, di studio o di gioco, per “compiacere” lo stomaco con qualcosa di dolce, di salato, o con un frutto. Generalmente la merenda la si associa ai più piccoli perché etimologicamente significa “qualcosa da meritarsi”, ma uomini e donne di ogni età ne fanno uso a scuola, in ufficio o per strada definendo quella pausa come “spuntino”.
Che sia spuntino o merenda, poco importa, perché quel che è più chiaro è che si tratta di un pasto leggero che si consuma nel periodo tra il pranzo e la cena.
Quando nasce la merenda?
Per i “gastrosofi“, appassionati d’arte, storia, cibo e viaggi, conservando origini lessicali latine con ogni probabilità la merenda, per come la intendiamo oggi, esisteva già nell’antica Roma e chissà magari la stessa mamma di Giulio Cesare concedeva al proprio figlio questa gratificazione funzionale contribuendo al cementificarsi della tradizione dei 5 pasti al giorno che, per la medicina, sono necessari a una buona salute fisica.
2 devono essere cospicui e 3, invece, breakfast, sono rompifame, con la funzione di traghettare l’organismo verso la fine della giornata con un carico calorico e una gratificazione – appunto – che risponde per ognuno alle proprie necessità e desideri. Spesso, infatti, fare merenda corrisponde all’avere voglia di qualcosa in particolare, se è estate un gelato, se è inverno, una bevanda calda o un trancio di pizza fumante. In altre parole, quando si pianificano i pranzi e le cene, si dovrebbe riservare circa il 5-10% delle calorie giornaliere a spuntino e merenda.
Brezel, la mamma di tutte le merende
A tutti è capitato di assaggiare almeno una volta nella vita il brezel, pane a forma di nodo tipico della cucina altoatesina, ma anche d’oltralpe, in paesi di lingua tedesca come Austria, Svizzera e Germania e nello Stato americano della Pennsylvania. Si tratta della merenda più antica del mondo, almeno stando alle testimonianze che arrivate fino ai nostri giorni.
La sua nascita viene fatta risalire al 610 d.C., nell’area a sud della Francia e a nord dell’Italia, precisamente nei monasteri della zona. La peculiare forma di questo tipo di pane si deve proprio alle sue radici religiose, in quanto ricorderebbe le braccia incrociate di bambini in preghiera, ai quali questo pane veniva poi donato come ricompensa per aver imparato a memoria i versi e le suppliche della Bibbia; inoltre, i tre buchi così formati rappresentano la Santa Trinità.
Perché spesso la merenda è dolce?
La risposta a questo interrogativo curioso è strettamente biologica e fisica. Il dolce è il primo gusto con cui un essere vivente ha a che fare nella vita, non è infatti un caso che il neonato, o un cucciolo di animale, assaporano per la prima volta un gusto dolce, il latte materno. Il gusto del dolce è connaturato con la nostra percezione di gratificazione.
La sana merenda
E’ necessario capire che la merenda per essere funzionale va selezionata con cura, non solo per il piacere dei sensi e del palato, ma anche per il benessere del corpo. Purtroppo, cattiva usanza dei nostri giorni è dare spazio alle schifezze che costano poco e che saziano pur non donando alcun beneficio. Cosa mangiare quindi per merenda?
Ecco alcuni consigli:
- per prima cosa, merenda o no, è sempre utile fare una ricca colazione. Il primo pasto del giorno è uno dei più importanti, meglio abbondare e fare una colazione variegata che prendersi un caffè al volo.
Variare cibo ogni giorno è un ottimo metodo per mantenersi in salute ma soprattutto per non annoiarsi a tavola. La frutta e la verdura possono essere le giuste soluzioni per uno spuntino. I nutrizionisti infatti affermano congiuntamente che frutta e verdura hanno effetti benefici anche fuori pasto, soprattutto la frutta, se mangiata non a fine pasto ma come alimento a sé nutre di più il corpo garantendo al nostro organismo di assimilare meglio vitamine e sali minerali.
Idee per le mamme
I bambini il più delle volte desiderano non essere interrotti mentre giocano alla playstation o quando sono al pc a chattare con i loro amici, pertanto una mamma deve conservare tutto l’entusiasmo e la fantasia per offrire ai propri figli ogni giorno uno spuntino diverso e alternativo. Se pensate a un pasto calorico potreste impegnarvi nella preparazione di pancake e marmellata; se pensate a qualcosa di semplice e rapido allora va più che bene pane, ricotta e prosciutto cotto oppure una macedonia al latte piena di vitamine che darà ai più piccoli le energie necessarie per arrivare all’ora di cena. Buona merenda!