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Dimagrire con la dieta dell’orologio: ecco come funziona

Dimmi quando mangi… e ti dirò quanto dimagrirai! Secondo alcuni ricercatori del Salk Institute for Biological Studies di San Diego, infatti, un buon modo per mantenere la linea e perdere peso è quello di consumare i pasti principali in momenti ben precisi della giornata, controllando attentamente l’orologio (anche e soprattutto quello biologico) e il numero di ore che intercorre tra un pasto e l’altro, rispettando almeno 12 ore di digiuno. In questo modo, grazie alla cosiddetta dieta dell’orologio, a beneficiarne sarebbe tutto l’organismo, che otterrebbe un metabolismo più regolare, una perdita di peso e un aiuto nella prevenzione del diabete.

Dieta dell'orologio

Dieta dell’orologio, come funziona

Secondo i ricercatori del Salk Institute, il segreto della dieta dell’orologio consiste nel dare il tempo all’organismo di smaltire ciò che si è mangiato, mantenendo il metabolismo in salute ed evitando di accumulare grassi. Per questo motivo il nostro corpo ha bisogno di digiunare per 12 ore al giorno consumando i pasti, dalla colazione alla cena, ad orari regolari. Ad esempio, se si fa colazione verso le 8 di mattina sarebbe bene non cenare dopo le 20, in modo da digiunare durante la notte, senza ovviamente concedersi spuntini e snack fino al mattino successivo.

Le regole della dieta dell’orologio

Le regole che caratterizzano questa dieta ideale per regolare il metabolismo, oltre che per perdere peso, non sono molte e non sono nemmeno molto restrittive.

  • Dodici ore di digiuno: la regola principale su cui si basa questa dieta è quella di digiunare per almeno 12 ore. E’ ovviamente più semplice farlo nelle ore notturne, evitando di concedersi spuntini di mezzanotte;
  • Cinque ore tra un pasto e l’altro: i tre pasti principali della giornata, ovvero colazione, pranzo e cena, devono essere consumati ad almeno cinque ore di distanza uno dall’altro, in modo da consentire all’organismo di smaltire le calorie e di evitare l’accumulo di grassi. Si potrebbe ad esempio fare colazione alle 8, pranzare verso le 13 e mettersi a tavola per la cena non oltre le 20.
  • Non pranzare dopo le 15: nella dieta dell’orologio gli orari sono importanti e vanno rispettati per avere il massimo risultato! Durante l’esperimento effettuato dai ricercatori del Salk Institute è emerso che che pranzava più tardi tendeva a perdere meno peso e aumentava le probabilità di soffrire di diabete. L’orario ideale per il pranzo, quindi, è non dopo le 15.

Dieta dell’orologio, cosa mangiare

Per seguire al meglio la dieta dell’orologio si dovrebbero osservare alcune indicazioni anche per quanto riguarda gli alimenti da scegliere nei vari momenti della giornata.
Lo studio ha infatti evidenziato che i carboidrati, se consumati di mattina e a mezzogiorno, si smaltiscono più facilmente. Una pizza mangiata a pranzo, quindi, quando l’efficacia digestiva è al massimo, danneggia meno la linea rispetto ad una pizza mangiata per cena.
Non solo: se si mangiano carboidrati la mattina si stimola l’insulina, abbassando il livello degli zuccheri nel sangue e facilitando il loro utilizzo.
Di sera, invece, meglio puntare sulle proteine: l’ormone GH, particolarmente attivo nelle ore serali, permette di fissarle nel nostro organismo favorendo il mantenimento e l’aumento della massa muscolare.

Un esempio di menu della dieta dell’orologio

Come in tutti i regimi alimentari volti alla perdita di peso bisogna cercare di limitare le porzioni e mangiare in maniera sana, ma nella dieta dell’orologio non si sono alimenti obbligatori o proibiti. Ecco un esempio di menu della dieta dell’orologio:

  • Colazione: latte parzialmente scremato, yogurt, caffè o the, accompagnati da due fette biscottate oppure cereali integrali o biscotti;
  • Pranzo: via libera ai carboidrati! Si può scegliere un piatto di pasta integrale, di kamut o di farro condita in modo leggero oppure riso o cous cous e un frutto;
  • Cena: per il pasto serale meglio preferire un piatto proteico accompagnato da verdure.

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