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Mangiare carne fa male? La verità sul consumo di carne

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato cancerogene (gruppo 1) le carni processate, cioè quelle che sono state trattate con salature, affumicazione e fermentazione (insaccati, carne in scatola, prosciutti, salsicce, pancetta), mentre la carne rossa è stata dichiarata “potenzialmente cancerogena” (gruppo 2A); non è stato escluso però che i casi di cancro in realtà possano essere causati anche da altri fattori.

carne

La carne e i suoi benefici

Siamo perfettamente a conoscenza che la carne può presentare molti benefici: è piena di proteine di facile assorbimento e di alto valore biologico (per la loro completezza in aminoacidi); è ricca di creatina, che favorisce sia l’aumento di energia del corpo, sia della massa muscolare; è piena di CLA (acido linoleico coniugato), un acido grasso polinsaturo che proviene dall’acido linoleico (acido grasso essenziale omega 6) che riesce  modificare la composizione del corpo aiutando sia l’aumento di massa muscolare, sia la perdita di grasso corporeo; contiene tanti minerali e in particolare ferro, zinco, sodio e potassio; ma non ha calcio ed è quasi sprovvista di carboidrati.

Quanto fa male la carne al nostro organismo?

È risaputo che la carne ha molti grassi saturi, presenti però in qualità e quantità decisamente mutabili a seconda dell’età, della specie e dello stato di ingrassamento dell’animale.

  • I lipidi possono suddividersi in grassi saturi (potenzialmente nocivi per la salute) e grassi insaturi (indubbiamente benefici per la salute). Gli acidi grassi saturi sono riscontrabili prevalentemente in carni di bovino, insaccati e tuorlo d’uovo (quest’ultimo ha un elevata quantità di colesterolo  e per questo è molto consigliato per i giovani in crescita e in pieno sviluppo ormonale, mentre è molto meno consigliato alle classi di età che sono arrivati negli anni “-anta”). Da tanto tempo sappiamo inoltre che gli acidi grassi saturi sono stati positivamente uniti con un maggior rischio di procurare il cancro mammario e il cancro del colon-retto.
  • Particolarmente benefici sarebbero invece gli acidi grassi insaturi (polinsaturi e monoinsaturi), che sono ricchi in particolar modo di acidi grassi essenziali per la vita degli organismi animali e sono contenuti per la maggior parte nel pesce e nella carne.
  • L’ingestione continua di carne comporta anche un aumentato stimolo pro-infiammatorio cronico e questo è un dato che un individuo non deve assolutamente sottovalutare, poiché è risaputo che l’infiammazione è il primo processo mediante il quale vengono attivate molte patologie organiche croniche. Si ritiene che l’infiammazione sia attivata dalle endotossine batteriche prodotte dai batteri che vengono trasportati con la carne e incrementati dai processi di putrefazione che danno il via alla stessa poco dopo la morte dell’animale e anche qualora la carne venga conservata in frigo.  La carne è correlata pure ad un aumentato rischio di ipertensione arteriosa anch’esso problema da non sottovalutare, patologia che viene associata con frequenti e prolungate assunzioni di carne rossa, nonostante il meccanismo che fa sviluppare questa patologia non sia ancora noto, anche se si ritiene che probabilmente coloro che consumano molta carne rossa sono anche coloro che mangiano meno cibi benefici, come i cereali integrali, la verdura e la frutta.

La carne rossa causa gravi danni?

Gli studi scientifici di questi ultimi anni hanno dimostrato che il consumo continuo di carne rossa è strettamente correlato ad un aumentato rischio di mortalità globale. L’assunzione di carne rossa e di carne processata, soprattutto se non è accompagnata da altri cibi vegetali protettivi e se unita ad altri fattori di rischio, è stata considerata la causa scatenante di  un aumento del rischio di mortalità totale e in particolare di mortalità cardiovascolare. È bene ricordare uno studio epidemiologico su circa un campione di  mezzo milione di persone fra i 45 e i 70 anni che è giunto il quale studiando gli effetti di un elevato consumo di carni rosse e carni processate è giunto a questa conclusione. Alle stesse conclusioni sono giunti anche molti altri studi più recenti fatti sulla carne rossa e sulla carne processata.

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