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Quali sono le 7 diete più famose?

Che stiate cercando di rimettervi in forma dopo l’estate o che, in eterna lotta con i chili in più, siate alla ricerca dell’ennesimo regime alimentare ipocalorico, trovare la dieta che fa al caso vostro potrebbe rivelarsi un’impresa non da poco. Tantissime sono, infatti, le diete diventate “famose” negli anni grazie all’endorsement di personaggi pubblici o a “casi” editoriali, qualche volta montati ad hoc. Prima di cominciare a seguire l’ennesima dieta “celebre”, perciò, è indispensabile fissare i propri obiettivi (preferite perdere velocemente quanti più chili possibile o scongiurare l’effetto yoyo?) e affidarsi a un professionista.

quali sono le 5 diete più famose

Quali sono le diete più famose di sempre?

Una volta chiaro che, quando si parla di diete, non è mai consigliabile fare da sé, allora, ecco le sette diete più famose di sempre, ciascuna con le sue peculiarità, i suoi alimenti must e quelli da evitare a ogni costo e il suo corollario di buone abitudini quotidiane.

1. La dieta a zona

O, la dieta dello sportivo: in origine, infatti, questo regime alimentare doveva aiutare gli atleti a perdere peso senza danneggiare la propria prestanza fisica. Il diktat della dieta a zona? Fare in modo che, a ogni pasto, siano rispettate le “giuste” proporzioni tra carboidrati, proteine e grassi: in altre parole la famosa formula del 40-30-30. A colazione, pranzo e cena, insomma, più che stare attenti alle calorie ingerite bisogna badare a che si assuma il 40% di carboidrati, il 30% di proteine e il 30% di grassi. Il tutto da associare, ovviamente, a un’adeguata attività fisica.

2. La Dukan

Niente è più stato lo stesso nel mondo delle diete dopo la pubblicazione di “Non so dimagrire”: era l’esordio dell’era Dukan. Nelle promesse il regime alimentare che permette di perdere peso più velocemente, è famoso per le sue “fasi”: nella prima, “d’attacco”, bandito qualsiasi alimento che non sia tra i 72 a rigoroso contenuto proteico, nella seconda e nella terza si reintegrano progressivamente verdure e altri alimenti prima vietati e nell’ultima fase di mantenimento si conservano le proteine almeno una volta alla settimana e ci si affida a crusca e avena per non riprendere i chili in più.

3. La dieta del gruppo sanguigno

Anche conosciuta come la dieta del dottor Mozzi, si basa sull’assunto che dal proprio gruppo sanguigno dipende il modo in cui si reagisce agli alimenti. Per ogni gruppo, così, Mozzi ha formulato una (lunga!) lista di alimenti must e da evitare assolutamente. Se siete del gruppo 0, per esempio, non dovreste farvi problemi con il consumo di carne, off limits invece insieme ai latticini per chi è di gruppo A che dovrebbe preferire le verdure. Quasi nessuna difficoltà per chi è del gruppo B nel digerire cereali, verdure, latticini. E fortunati, infine, gli AB che sembrerebbero essere “compatibili” con qualsiasi alimento.

4. La cronodieta

Mangiare tutto, ma nell’orario giusto: è questo il principio della dieta che è stata formulata tenendo d’occhio i cicli circadiani e le variazioni ormonali durante la giornata. Per ogni alimento, così, c’è un orario (o, meglio, una fascia oraria) più consigliabile per l’assunzione. Pane, pasta e cibi ricchi di carboidrati vanno assunti in mattinata o, al massimo, entro il primo pomeriggio: le normali attività quotidiane aiuteranno a metabolizzarli. Per la sera sono da preferire le proteine del pesce, della carne e delle uova. Attenzione, poi, alla frutta da consumare sempre lontana dai pasti.

5. La Paleolitica

Immaginate di dover mangiare come mangiavano gli uomini delle caverne e la dieta paleolitica è presto fatta. Carne, frutta, verdure, alimenti non elaborati sono, così, alla base della dieta ispirata all’alimentazione preistorica, mentre carboidrati, zuccheri, cereali, latticini sono da ridurre al minimo. Per una vera alimentazione “paleolitica”, poi, vietato sedersi a tavola a orari prestabiliti: la regola d’oro è, infatti, mangiare solo quando si ha fame, seguendo il ritmo appetito/sazietà e chiedendosi se l’alimento esiste in natura o è frutto di trasformazione industriale.

6. La dieta del supermetabolismo

È il regime alimentare che promette di riattivare il metabolismo e di far perdere 8 chili in un mese. Il tutto facendo cinque pasti principali al giorno e altri due spuntini. A patto, però, di rispettare alcune regole fondamentali come fare colazione entro mezz’ora dal risveglio, per esempio, ed evitare completamente alimenti come i latticini, lo zucchero, la farina di grano, il mais, la soia e sostanze eccitanti come teina e caffeina.

7. La dieta dissociata.

Utile non solo per chi vuole perdere peso, ma anche per chi soffre di fastidiosi problemi gastrointestinali, la dieta dissociata si basa sulla necessità di evitare di assumere contemporaneamente proteine e carboidrati. Via libera, dunque, a verdura e frutta (ma da consumare lontano dai pasti), mentre anche con grassi e amidi è meglio non strafare. Attenzione poi a quando mangiare: il pasto principale e più abbondante andrebbe consumato tra le 13 e le 16 e tra un pasto e l’altro dovrebbero passare almeno 4 ore!

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