La dieta Waerland prende il nome dal suo ideatore, il medico scandinavo Are Waerland, nato in Finlandia nel 1986 e cittadino svedese dal 1912. Egli fu tra i primi a teorizzare il legame tra le malattie e lo stile di vita del paziente e, di conseguenza, a cercare di curarle attraverso un apposito regime alimentare.
Dieta Waerland: i principi
Waerland è autore di una vera e propria filosofia della salute che ha descritto in molte pubblicazioni e conferenze. Riteneva che non si dovessero curare le malattie, ma il “corpo malato” il quale, alterato da carenze nutrizionali e tossine ingerite per via alimentare, doveva ritrovare il suo ritmo vitale originario. Correggendo lo stile di vita ed in particolare l’alimentazione, le malattie sarebbero scomparse da sole.
Per questo motivo, la sua dieta prevede un’alimentazione specifica per ogni malattia. Tuttavia i principi di base restano validi per tutti: secondo Waerland un’alimentazione basata su carne e carboidrati raffinati risulta troppo acidificante per il corpo umano e gli alimenti contenenti proteine animali (carne, pesce e uova), producono sostanze tossiche quando vengono cotti.
Propone quindi di seguire un regime latto-vegetariano e di mangiare cibi alcalini o basici che, ristabilendo l’equilibrio interno dell’organismo, lo fanno guarire dalle principali malattie dell’opulenza come diabete, ipertensione, reumatismi, gotta e consentono di rallentare le malattie degenerative. Al controllo degli alimenti, Waerland affianca pratiche curative come clisteri e saune.
Nel corso del Novecento, dopo la pubblicazione dei lavori del medico-filosofo, sono sorti diversi centri Waerland dove è possibile seguire questa vera e propria terapia alimentare.
La dieta Waerland: le fasi
Anche se viene “personalizzato” in base alla malattia di cui si soffre, il regime alimentare ideato da Waerland prevede una struttura costante suddivisa in cinque fasi.
Fase 1 – Digiuno depurativo
Lo scopo è liberare l’organismo da tutte le tossine accumulate, quindi si assumono solo liquidi. In particolare: tisane, brodo di verdura o acqua di cottura delle patate arricchita con agar-agar lasciata in ammollo per tutta la notte, centrifugati di carote, succo di verdure verdi o erbe, come ortiche o tarassaco, e naturalmente acqua fresca.
In questa fase, è previsto ogni giorno un “clistere doppio”, ovvero prima con mezzo litro, poi con un litro d’acqua fresca.
Fase 2 – Passaggio
In aggiunta ai centrifugati ed alle tisane (da bere a metà mattina e metà pomeriggio), vengono assunti alimenti solidi come patate lessate con la buccia e condite con olio (ma senza sale), formaggio fresco, ricotta, fette biscottate, purea di patate, verdure cotte (cavolfiori, barbabietole, spinaci, carote), semi di lino e crusca di frumento.
Fase 3 – Specifica per patologia
In questa fase l’alimentazione è basata sulla malattia da curare (diabete, psoriasi, reumatismi) e sugli organi interessati (fegato, reni, cistifellea, intestino).
Fase 4 – Valido a vita
Viene introdotto l’Excelsior, ovvero un decotto di verdure non salato in cui sono stati messi in ammollo, per una notte, semi di lino e crusca di frumento, da bere al risveglio.
Gli alimenti da consumare a colazione sono: latte acidulato con semi di lino, crusca, rosa canina in polvere oppure altri integratori, frutta fresca o secca.
A pranzo vanno consumati insalate e verdure crude, centrifugati freschi di verdure, patate lesse, latte acidulato, pane integrale, ricotta o formaggio magro fresco, mentre a cena sono introdotti cereali cotti e lasciati “gonfiare” per due ore in un thermos.
A metà mattina e metà pomeriggio vanno bevute una o due tazze di tisana.
Fase 5 – Dimagrante
Anche in questa fase al risveglio va consumato l’Excelsior, arricchito con l’agar-agar, e vanno bevute le tisane a metà mattina e metà pomeriggio, ma la quantità di cibi solidi viene drasticamente ridotta e non sono più inclusi cereali. Infatti, a colazione vanno mangiati frutta fresca, tisane e succhi freschi, a pranzo e cena succhi freschi di verdure, insalate, verdure crude, patate lesse, ricotta e latte acidulato, ed eventualmente una fetta di pane per pasto.
Questa dieta risulta piuttosto complessa e sarebbe meglio affidarsi ai terapeuti Waerland per seguirla, anche in ragione delle controindicazioni legate al digiuno depurativo, che di fatto è sconsigliato a chi soffre di cardiopatie gravi o disfunzioni della tiroide, ed a quelle in cui possono incorrere le persone affette da colite o disturbi simili, per la gran quantità di vegetali da consumare.