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La dieta fruttariana

Le diete esistenti sono davvero tante ed alcune sono più rigide di altre. Ne è un esempio la dieta fruttariana, una forma di alimentazione vegana che abolisce il consumo di tutti i cibi fatta eccezione per la frutta. Questo regime dietetico fortemente criticato prevede il consumo esclusivo di frutta, sia cruda che cotta, frutta secca e nient’altro. I sostenitori affermano che è totalmente priva di rischi per la salute e molte associazioni cercano di infondere questo messaggio positivo, i nutrizionisti, d’altro canto, ritengono che una dieta così fortemente sbilanciata non possa essere priva di conseguenze per la salute. Scopriamo meglio la dieta fruttariana, le sue regole, i vantaggi e gli svantaggi.

Dieta fruttariana

I 7 tipi di frutta e le regole principali

L’alimentazione a base esclusiva di frutta prevede l’alternanza dei 7 tipi di frutta esistenti:

  • Frutta acida come gli agrumi, il kiwi e le mele
  • Frutta a bassa componente acida come le ciliegie, l’albicocca e il mango
  • Frutta dolce come come i cachi, il melone e le banane
  • Frutta secca come i datteri e i fichi
  • Noccioline come mandorle, pistacchi e nocciole
  • Frutta oleosa come la noce di cocco
  • Semi come zucca e sesamo

Mangiarla senza seguire un criterio non basta. Bisogna scegliere un frutto appartenente ad una delle 7 categorie e non mischiarlo con altri. Le categorie non vanno mai mescolate, quando si decide di mangiare un determinato tipo  di frutto si può alternare solo con quelli che fanno parte dello stesso gruppo. Quando si vuole cambiare la categoria deve trascorrere del tempo, anche se la quantità di minuti non è precisa. C’è chi sostiene che ne bastino 45 e chi, invece, ritiene che ne siano necessari 90. La regola essenziale è questa, per il resto non esistono imposizioni di calorie o di quantità, si deve mangiare in qualunque momento venga avvertita la fame.

 Dieta fruttariana: pro e contro

Tutti i contro

La dieta è impraticabile per chi soffre di diabete. Per chi, invece, gode di una normale salute la dieta fruttariana presenta vari rischi che non è possibile sottovalutare. Dal punto di vista fisico, se il regime viene seguito per lungo tempo, ci possono essere delle carenze di ferro, zinco, calcio, proteine e acidi grassi essenziali. Si possono riscontrare anche delle mancanze di vitamina B-12, utile per le funzioni nervose e la produzione di globuli rossi, di vitamina D e di timina e niacina, responsabili dell’energia del corpo.  Dal punto di vista psicologico può causare isolamento sociale e una forte ossessione per il cibo.

Tutti i pro

Non si può negare che ci sono molti pro. La dieta fruttariana applicata per una settimana ogni 3 mesi permette di depurare il corpo, di alleggerirlo e di fare la carica di fibre e vitamine. Inoltre è una dieta sostenibile, in linea con il pensiero di molti che si pongono in contrasto con il consumismo alimentare e le industrie che producono cibo. Altro punto a favore è la perdita di peso, incamerare molte calorie mangiando solo frutta è praticamente impossibile, quindi permette di perdere molti chili velocemente.

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