La dieta HCF, anche nota come dieta di Anderson o con l’acronimo completo (tradotto in italiano) “dieta ricca di fibre vegetali ad alto contenuto di carboidrati”, è un progetto studiato dal dottor James Anderson che si rivolge principalmente alle persone affette da diabete. Lo scopo della dieta è di convivere al meglio con la malattia apportando all’organismo un alto quantitativo di fibre e carboidrati e riducendo al minimo zuccheri e grassi.
Secondo Anderson la dieta di un diabetico deve essere composta per il 70% di carboidrati complessi come cereali, verdure e legumi, per il 20% di proteine e solo per il 10% di grassi. Anche le fibre hanno un ruolo essenziale e devono aggirarsi intorno ai 50-60 grammi al giorno.
Ecco come si compone la dieta
Colazione:
- 1 tazza di crusca
- 2 fette di pane integrale
- 1 tazza di yogurt magro
Pranzo:
- 2 fette di pane integrale
- 70 Grammi di riso integrale
- Cavolo cotto
- Insalata di cetrioli e di cipolle
- Patata bollita
- Stufato di fagioli e riso
Cena:
- 2 Fette di pane integrale
- 1 Tazza di more o mirtilli
- 1 Tazza di fagioli di lima
- 1 Tazza di piselli
- 1 Pomodoro
- 1 Tazza di asparagi al vapore
- 1 Bicchiere di spremuta di arancia
- 115 Grammi di salmone oppure 130 grammi di pesce azzurro
Condimenti:
- Olio di oliva
- Olio di granone
- Olio di soia
Effetti sul metabolismo
La dieta è stata considerata la soluzione migliore in caso di diabete ed ha avuto dei risultati sconvolgenti. Si è notato un aumento di sensibilità dei tessuti all’insulina, calo di colesterolo, calo dei trigliceridi, riduzione dello zucchero ematico dopo i pasti e calo ponderato e graduale del peso. Inoltre, alcuni pazienti che soffrivano di diabete di tipo II hanno potuto smettere di fare l’insulina.
Perché fa bene?
Nonostante gli alimenti come i legumi e i cereali integrali abbiamo un indice glicemico superiore a molti altri alimenti di uso comune, sono comunque consigliati in questa dieta perché contengono zinco e cromo, due minerali utili nella prevenzione del diabete. Inoltre legumi e cereali possiedono grassi polinsaturi che apportano un buon quantitativo di Omega3. Questi ultimi combattono i grassi saturi, una delle prime cause del diabete. Un’altra grande capacità della dieta è quella di ridurre il rischio di coma ipoglicemico che si verifica quando i livelli di glucosio nel sangue sono troppo bassi.
Studi effettuati
Uno studio condotto per verificare gli effetti della dieta ha evidenziato come l’assunzione di pochi grassi e di una grande quantità di fibre e carboidrati, associati all’attività fisica, ha portato alla sospensione dei farmaci nel giro di tre settimane. L’assunzione di integratori di fibre, invece, non ha portato allo stesso risultato positivo.