Il Tiramisù è un’autentica delizia, diffusa in tutta Italia, tuttavia, vista la bontà, la sua fama ha travalicato i confini nazionali e oggi è un dolce apprezzato ovunque. Alzi la mano chi non l’ha mai provato: è certo che sarete davvero in pochi. Se ancora non avete assaggiato questa autentica prelibatezza, sarà il caso di porre rimedio a questa lacuna il prima possibile. È vero, c’è quel problemino che risponde al nome di “calorie”. Dopotutto i dolci sono off limits per chi ha bisogno di perdere peso ma è pur vero che qualche piccola concessione è prevista in tutte le diete, naturalmente, senza esagerare. Per venire incontro alle esigenze di chi deve seguire un regime alimentare ipocalorico e perché no, anche per quanti vogliono mantenere la linea, vi proporremo il Tiramisù versione light. Dolcezza e leggerezza insieme? È possibile e ve lo dimostreremo se avrete la pazienza di seguirci. Prima però, ripercorriamo brevemente la storia di questo dolce. Scoprirete delle cose davvero interessanti.
La storia del Tiramisù
Quella del Tiramisù è una ricetta relativamente nuova: il dolce è stato inventato negli anni sessanta. Per capire quanto sia recente questa squisitezza, basti pensare che nel dizionario della lingua italiana non se ne trovi traccia fino al 1980. Il primo dizionario a riportare la definizione di questo dolce è Sabatini Coletti. Ma il Tiramisù è un dolce veneto o friulano? Rispondere a questa domanda è difficile, forse impossibile. Sulla questione non si è mai giunti a un punto comune e le due regioni, il Veneto e il Friuli Venezia Giulia continuano ad attribuirsene la paternità. Tuttavia Giuseppe Maffioli, enogastronomo di grande fama, in un suo articolo sulla rivista “Vin Veneto” colloca questo dolce fatto con i savoiardi nel 1960, presso un ristorante trevigiano che si chiama “Alle Beccherie”. All’epoca, presso questo ristorante di proprietà della famiglia Campeol, lavorava Roberto Lingualotto, un pasticcere che aveva avuto diverse esperienze professionali all’estero. Lingualotto aveva voluto riproporre in una versione inedita alcune ricette apprese all’estero, anche se successivamente lo stesso pasticcere affermò che l’ispirazione gli fu data dallo “sbatutin”, ovvero, tuorlo d’uovo sbattuto con lo zucchero. Lingualotto, a questo composto molto in voga tra i contadini della zona, aggiunse il mascarpone. Quanto all’origine del nome, c’è una versione, per così dire, maliziosa. La scelta del nome sarebbe dovuta a presunti effetti afrodisiaci. Tuttavia, mancano riscontri scientifici a tale ipotesi e pertanto, ci atteniamo alla spiegazione non maliziosa. Il nome Tiramisù sarebbe stato scelto per le sue capacità nutrizionali. Ma bando alle ciance e passiamo a ciò che più v’interessa, ovvero, la ricetta per il Tiramisù versione light.
Tiramisù versione light allo yogurt
Come preparare un Tiramisù versione light? Utilizzando lo yogurt al posto della crema al mascarpone. Inutile dire che se vogliamo fare le cose per bene e, soprattutto light, lo yogurt deve essere magro. La ricetta che ci accingiamo a presentarvi è per quattro persone. Passiamo agli ingredienti:
- 500 g di Savoiardi
- 500 g di yogurt magro
- Caffè zuccherato (se preferite, potete usare il dolcificante)
- Cacao amaro
La preparazione del Tiramisù versione light
Il caffè va versato in una terrina sufficientemente ampia da poter immergerci dentro i Savoiardi (attenzione a non inzupparli troppo). Una volta inzuppati i biscotti, disponeteli sul fondo di un recipiente. Coprite i biscotti con lo yogurt e ripetete l’operazione finché disponente dei biscotti e delle yogurt. Spolverate il cacao sull’ultimo strato e riponete il vostro tiramisù versione light in frigorifero per almeno due ore. Come potete vedere, questa ricetta non presenta particolari difficoltà, anzi è più semplice e sbrigativa della versione classica del Tiramisù in quanto non c’è da sbattere le uova e preparare la crema.