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Artemisia annua: l’erba anti-cancro

L’artemisia annua è una pianta erbacea dalle piccole dimensione originaria della Cina. La sua famiglia di appartenenza è quella delle Asteracee ed è ampiamente diffusa in Europa. La pianta ha ottime capacità terapeutiche descritte per la prima volta da Linneo, biologo e naturalista svedese, al quale dobbiamo la più importante classificazione scientifica degli organismi viventi. Da alcuni anni l’Artemisia annua è studiata e guardata con un occhio di riguardo dalla scienza per la sua importante proprietà curativa nei confronti del cancro. Nonostante tutte le notizie false che circolano in rete ci sono buone probabilità che in futuro possa essere impiegata come cura per numerosi tumori.

Artemisia annua

L’artemisia e i tumori

Non è tutto oro quel che luccica. Su Internet si possono trovare testimonianze e racconti di persone che affermano di essere miracolosamente guarite in poco tempo grazie all’Artemisia. Anche in America alcuni scienziati affermano che con l’impiego di questa pianta i tumori in stato avanzato scompaiono nel giro di 24 ore, un tempo davvero record. Saranno fatti reali? Nessuno può esserne sicuro. La voglia di fare sensazionalismo è davvero tanta ma la scienza non ha dimostrato nulla di tutto questo. Ad oggi non esiste una cura così rapida dalla malattia. Tuttavia, però, l’Artemisia ha davvero delle caratteristiche positive e terapeutiche nei confronti dei tumori.

L’artemisinina

È un principio attivo estratto dalla pianta dell’Artemisia, giù utilizzato dalla scienza per la lotta contro la malaria. Da esso sono stati creati numerosi farmaci da poter utilizzare con successo contro questa temibile malattia. Oggi gli scienziati guardano questo principio attivo con nuovi occhi e concentrano le ricerche sulle proprietà antitumorali che possiede. Il principale studio è stato effettuato a Washington da Henry Lai e Narendra Singh che sono riusciti a dimostrare la capacità dell’artemisinina di inibire ed uccidere le cellule cancerogene causa del tumore al seno. Gli scienziati affermano che il principio attivo è molto rapido e selettivo, si rivela molto tossico con le cellule tumorali ed ha pochissimo impatto su quelle sane. L’artemisinina reagisce all’alta concentrazione di ferro presente nelle cellule tumorali utilizzata dalle stesse per moltiplicarsi. Il grande potere del principio attivo deriva dal fatto che libera radicali liberi intracellulari in grado di distruggere le cellule dannose. Lo studio, tuttavia, effettuato solo in vitro, è ancora in via sperimentale. La speranza è che nel futuro si riescano a sconfiggere il maggior numero possibile di tumori con questo metodo naturale.

Pareri medici e chemioterapia

Il dottore Massimo Bonucci, medico specializzato in oncologia, afferma che: “sia l’artemisinina che i suoi composti hanno dimostrato di avere effetti anti-angiogenetici, interruzione della migrazione, modulazione della risposta recettoriale nucleare, anti-infiammatori, anti-metastatici e perturbazione di molte vie di trasduzione del segnale. Queste caratteristiche rendono i composti dell’artemisinina interessanti candidati farmaci chemioterapici anti cancro.

La ricerca sta portando ottimi risultati ma non vi sono stati ancora test clinici. Per questa ragione non è approvata come cura contro il cancro. Il problema è che si conoscono queste capacità da numerosi anni. Possibile che in tutto questo tempo ci siano stati così pochi progressi? È forse più comodo mantenere la chemioterapia e il giro di soldi che vi sta dietro? Le risposte a queste domande sono molto difficili da trovare. I sostenitori della pianta credono profondamente in questo e assumono in maniera fai-da-te gli estratti dell’artemisia che si possono reperire facilmente in farmacia.

Controindicazioni

L’artemisia annua e i suoi estratti sono consigliati a chi soffre di allergia ai pollini. Anche il metodo fai-da-te può rivelarsi pericoloso perché se la pianta viene assunta in quantità eccessive può causare neurotossicità. Per quanto riguarda le altre proprietà che possiede che esulano dal cancro è sconsigliata alle donne in gravidanza, a chi soffre di gastrite, di ulcera gastrica e duodenale.

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