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Dimagrire con l’omeopatia: è possibile?

È una delle domande più ricorrenti tra chi vuole perdere peso ma stando attenti al benessere e alla salute del proprio corpo: è davvero possibile dimagrire con l’omeopatia? Ci sono molte cose che, soprattutto chi non frequenta il mondo dell’omeopatia, dovrebbe tenere in considerazione prima di valutarne il possibile potere dimagrante.

dimagrire con l'omeopatia si può

Un approccio olistico…

Com’è noto, infatti, l’omeopatia è un rimedio olistico. Nel caso dell’eccesso di peso si tratta di considerare tutte quelle condizioni, dalla costituzione del paziente, al suo stile di vita, passando per il vissuto emotivo e una serie di altri aspetti organici e non, che possono aver creato una sorta di blocco energetico. Nell’obesità o nel sovrappeso, infatti, l’omeopatia legge un blocco della funzione metabolica, quella normalmente responsabile del consumo di energia.

…e personalizzato

Per “sbloccare” quest’importantissima funzione vitale, allora, l’omeopatia non ha un rimedio universalmente valido come le più comuni diete. La cura omeopatica all’obesità o al sovrappeso non può che essere personalizzata e costruita su misura, considerando tutti quei fattori personali di cui sopra. Per questo chi voglia provare a dimagrire con l’omeopatia non può che affidarsi a un bravo omeopata.

Un rimedio omeopatico per ogni paziente

Solo chi conosce a fondo i principi dell’omeopatia, infatti, ne potrà utilizzare i rimedi in modo appropriato per riuscire nel “riequilibrio” dell’organismo che è, secondo quest’approccio, la vera causa dell’eccesso di peso. Né va dimenticato che, in omeopatia, un rimedio ottimale per un paziente potrebbe essere molto nocivo per un altro. Curare la fame nervosa di un’adolescente e quella di una donna in menopausa, per esempio, richiede un approccio molto diverso, nonostante siano simili almeno negli effetti.

Curare il simile col simile: ecco perché l’omeopatia rifiuta le diete (eccessive)

Prima di conoscere i principali rimedi usati per dimagrire con l’omeopatia va chiarito, poi, un altro aspetto fondamentale di questo approccio. Come ben sa chi pratica almeno un po’ l’omeopatia, essa si basa sull’idea di curare il simile con il simile: tradotto, significa curare un sintomo con rimedi che creano gli stessi sintomi che si vuole curare. Grossolanamente: se il caffè causa in alte quantità insonnia e agitazione, somministrato in piccole dosi potrebbe curare quegli stessi sintomi. Nel caso dell’eccesso di peso, comunque, l’omeopatia non somministra certo rimedi che fanno ingrassare. Quello che fa è scongiurare l’“effetto dieta”: spesso, infatti, le diete dimagranti e ipocaloriche sono responsabili di un cattivo rapporto con il cibo, visto come privazione. Un percorso che usi l’omeopatia per dimagrire prova a riequilibrare, quindi, l’organismo migliorando anche il suo rapporto con cibo e alimentazione.

I principali rimedi omeopatici per dimagrire

I rimedi omeopatici per il dimagrimento sono, allora, quasi sempre sostanze drenanti, che aiutano contro la ritenzione idrica o la fame nervosa. Trovare il rimedio omeopatico che fa al proprio caso significa quasi sempre individuare il “tipo” a cui si appartiene, non solo come costituzione ma anche a livello psicologico-emotivo.

  • Argentum nitricum: è il rimedio indicato soprattutto per la fame nervosa, tipica di chi ha una sorta di dipendenza da dolci e cioccolato, spesso legata all’ansia da prestazione.
  • Calcarea carbonica: l’omeopatia lo indica come rimedio contro il metabolismo lento, per chi ha problemi di irregolarità intestinale o a percepire il senso di sazietà.
  • Graphites: è ideale per le donne in perimenopausa che non riescono a perdere peso e, più in generale, per chi soffre di stitichezza o non può fare a meno di mangiare tra un pasto e l’altro.
  • Nux vomica: è il rimedio indicato dall’omeopatia per i problemi di peso legati a un eccesso di alcol.

Attenzione al cibo!

Anche chi scelga di dimagrire con l’omeopatia deve fare particolare attenzione all’alimentazione. Molti cibi, infatti, potrebbero interferire con l’azione dei rimedi. Meglio evitare per esempio tè, caffè, zucchero e dolci, alcol. No, anche, a una dieta eccessivamente restrittiva o che tagli drasticamente le calorie. Basta solo preferire cibi poco complessi, non irritanti e che favoriscano il riequilibrio dell’organismo.

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