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Si comincia la dieta: come la mettiamo con il menu?

Il momento di iniziare una dieta dimagrante è una lotta all’ultimo colpo tra le tentazioni della gola e il grillo parlante della nostra coscienza. È stata snobbata, dimenticata, riconsiderata, procrastinata, ma dopo settimane o mesi di tira e molla quella voglia latente di sfoggiare un corpo in forma si è aperta un varco tra le mille scuse e giustificazioni ed eccoci con la rinnovata determinazione di perdere qualche chilo, questa volta sul serio. Passano i primi minuti e lo sguardo da eterno guerriero, risoluto e irremovibile, lascia intravedere una punta di panico: e adesso cosa si mangia? Non c’è nulla da temere: è una dieta, non una condanna, e si riuscirà a sopravvivere senza patire la fame. Vediamo come con un classico e bilanciato menu dimagrante.

dieta

Menu tipo per perdere peso

Una dieta dimagrante non può essere lasciata al caso: c’è bisogno di regole precise che ci orientino nelle nostre scelte alimentari. Se per mantenere costante il proprio peso può essere sufficiente prestare un po’ di attenzione a non eccedere a tavola, evitando quei cibi come torte, dolciumi, fritture, chiaramente nemici del giro vita, quando si tratta di snellire la silhouette dei semplici accorgimenti “fai da te” non bastano. È necessario cambiare le proprie abitudini e attenersi a uno schema ben strutturato che non solo ci indichi gli alimenti consentiti, ma anche in che quantità possono essere assunti.

Pensiamo a questo esempio: un piatto di pasta al pomodoro sembra (ed è) sicuramente più innocuo di un tagliere di salumi con tanto di lardo e pancetta. Non c’è dubbio: gli insaccati sono una fonte di grassi saturi dannosi per la salute, essendo causa di colesterolo alto e possibili disturbi cardiovascolari. Quindi rinunciamo ai salumi e in compenso ci diamo dentro con la pasta, preparandoci dei piatti esagerati da 80 o 90 grammi, magari accompagnati da mezzo filone di pane per l’irrinunciabile scarpetta. L’amara verità è che anche un’innocente pasta al pomodoro, se consumata senza prestare attenzione ai quantitativi, può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Il surplus di carboidrati, che non serve per la produzione di energia, viene infatti immagazzinato sotto forma di grasso, più difficile da bruciare. Da qui l’importanza di rispettare le misure del regime dietetico, per nutrirsi in modo bilanciato e corretto ai fini del dimagrimento.

COLAZIONE
Menu Base Alternative
Tè o caffè
Latte parzialmente scremato ml 125 Latte o yogurt magri

Spremuta di agrumi

g 200

ml 100

Grissini, cracker, fette biscottate g 20 Pane (integrale)

Frutta fresca (vedi pranzo)

g 30
PRANZO
Menu Base Alternative
Pasta (es. al pomodoro) g 50 Farina (mais, frumento)

riso (parboiled)

pasta

+legumi secchi                                                 freschi

pane (integrale o comune)

 

g 40

g 20

g 30     g 100

g 60

Pesce g 150 carne magra g 100
Verdura di stagione g 200 NO: patate e legumi
Olio di oliva g 10 mais, soia , girasole
Pane (comune) g 25*
Mela, pera, nespole, albicocca, arancia, prugne, pesche g 150 Frutti di bosco

Melone, pompelmo

Banane, cachi, fichi, uva, ciliege

g 30

g 250

g 100

MERENDA E SPUNTINO DI METÀ MATTINA
Menu base Alternative
Frutta n° 1 Fette biscottate

Biscotti secchi

n° 3

n° 3

CENA
Menu Base Alternative
Minestrone 1 porzione                       (poche patate e legumi) senza pasta Pastina (in brodo)

Patate

g 30

g 100

Prosciutto crudo o speck           (sgrassati) g 60 Crescenza, mozzarella

Quartirolo, scamorza

Ricotta vaccina, fiocchi di latte

Uova

Tonno (al naturale)

Pesce

Bresaola

g 60

g 60

g 100

n° 1

g 100

g 150

g 50

Verdura di stagione g 200 NO patate e legumi
Olio di oliva g 10
Pane (comune) g 25*  pasta (da aggiungere)  g 20
Frutta (vedi pranzo)

*sostituibile con pane (integrale) g 30

Un menu di questo tipo apporta:

  • Calorie: 1300
  • Proteine: 22%
  • Carboidrati: 49%
  • Lipidi: 29%
  • Fibra: 21 grammi

Lasciando diverse alternative a disposizione, questo menu permette di autoregolarsi nella scelta delle pietanze settimanali, differenziandosi dagli schemi fissi che prevedono, ad esempio, pollo tutti i lunedì, tonno tutti i martedì, e via dicendo. Chiaro, c’è bisogno della collaborazione dell’interessato. Le varianti sono molte e devono essere sfruttate, per non ripetere ogni giorno gli stessi piatti. Per aiutarvi, fatevi ispirare dai colori, come nel caso di frutta e verdura. Quanto più colorato è il piatto, tante più vitamine e proprietà benefiche starete apportando al vostro corpo.

salad

Provare per credere

Cominciate senza troppe ansie e pressioni prendendola come una prova. Dopotutto, le buone abitudini e i cambiamenti devono essere metabolizzati (è proprio il caso di dirlo!) per poterli mettere in atto quotidianamente nelle nostre vite. Ecco qui qualche semplice consiglio per iniziare col piede giusto questa piccola, grande sfida:

  1. Siate pazienti: tutto e subito non è realisticamente possibile e ogni traguardo richiede del duro lavoro.
  2. Mantenete fisso l’obiettivo: quando siete sul punto di commettere uno sgarro, pensate a quanti sacrifici vi potrebbe costare. Avete seguito alla lettera il menu per due settimane, cominciate a notare i primi piccoli miglioramenti e vorreste mandare tutto all’aria per un breve momento di piacere in compagnia di grassi e zuccheri? Contate fino a 10 e siate forti.
  3. Fate un po’ di attività fisica: la dieta non è tutto e il metabolismo ha bisogno di movimento.

Siete convinti? Prendete appunti del menu e… buona scelta!

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