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Dieta dell’uovo sodo

Come per molti regimi alimentari ipocalorici creati per perdere peso in poco tempo e mangiando un alimento in maggior quantità rispetto a tutti gli altri, anche per l’uovo è stata ideata già diverso tempo fa una dieta ad hoc pensata nello specifico per chi ama le uova sode e spera di perdere 2 – 3 chili nell’arco di una settimana o poco più. La dieta dell’uovo sodo, molto amata dai vip nostrani e d’oltreoceano che spesso hanno tentato stili alimentari un po’ sopra le righe, nasce quindi partendo dal presupposto che durante una sola giornata sarà possibile consumare anche 3 o 4 uova senza particolari restrizioni mentre  carboidrati e zuccheri andranno completamente aboliti. Cerchiamo allora di capire meglio la dieta dell’uovo sodo, una giornata tipo seguendo questo regime alimentare e tutti i pro e i contro di una dieta monotematica come questa.

uova sode

La dieta dell’uovo sodo: menu tipo

Secondo gli ideatori della dieta dell’uovo sodo, a colazione è permesso mangiare tutti i giorni un paio di uova, rigorosamente sode. A pranzo è prevista una porzione di uova e circa 100 grammi di pesce oppure pollo. Per la cena stesso discorso: una porzione di uova ed un’altra porzione, sempre molto piccola, di proteine magre come quelle delle carni bianche e quelle del pesce. In ogni pasto è prevista la possibilità di accompagnare il piatto con una porzione di verdura, preferibilmente cruda e con pochi carboidrati. Pane e pasta, invece, sono totalmente banditi. La frutta, per un massimo di due porzioni al giorno, può essere consumata preferibilmente a metà mattina e metà pomeriggio per cercare di smorzare il senso di fame.

Le varianti

Questo regime alimentare, già di per sé abbastanza restrittivo, prevede due varianti in ogni caso degne di nota. La prima, sicuramente off limits, suggerisce di non mangiare nell’arco della giornata altro che uova sode e di bere unicamente acqua naturale. La seconda, probabilmente più salutare, ricalca quella descritta nell’altro paragrafo prevedendo però in aggiunta il consumo di mezzo pompelmo durante ogni pasto principale, colazione ovviamente inclusa. Il pompelmo può essere un’integrazione interessante ad un simile regime dietetico vista la grande quantità di vitamine e minerali in esso contenuto con un apporto calorico decisamente ridotto (circa 42 calorie per 100 grammi di pompelmo rosa). A questo si aggiungono poi la sua conosciutissima azione brucia grassi e le sue proprietà diuretiche utili a contrastare il ristagno di liquidi e gli inestetismi della cellulite.

Uova e colesterolo: come fare?

Uno dei primi dubbi che sorge parlando di una dieta nella quale si consumano così tante uova al giorno è quello legato al problema del colesterolo. Per un soggetto sano il consiglio dei medici è solitamente quello di non consumare più di un uovo al giorno per un massimo di 4 giorni alla settimana. Questa raccomandazione deriva dal fatto che coloro che non hanno problemi col colesterolo possono consumarne fino a 300 mg al giorno ed un uovo ne contiene mediamente già 185 mg. Per coloro che soffrono di colesterolo LDL alto, invece, la dose settimanale di uova scende ad un massimo di due proprio per mantenere ulteriormente basso l’apporto giornaliero di colesterolo assimilato attraverso gli alimenti. Va da sé che un simile regime alimentare è dunque difficilmente coniugabile con i più comuni consigli medici e che per seguire la dieta dell’uovo sodo sarà opportuno chiedere al proprio medico curante o ad un nutrizionista come modificarla integrando un maggior numero di alimenti.

La dieta dell’uovo sodo: i punti di forza

Sebbene qualsiasi esperto in nutrizione storcerebbe il naso dinanzi ad un regime alimentare così poco equilibrato, cerchiamo di capire quali possono essere anche i punti di forza di questa dieta. In effetti l’uovo è uno dei pochi alimenti che apportando così poche calorie (circa 70 Kcal per pezzo) fornisce una quantità importante di zinco, vitamina D, vitamine del gruppo B e molti minerali indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. L’uovo è inoltre in grado di saziare più rapidamente e per più tempo rispetto ad un altro pasto dove, mantenendo inalterato l’apporto energetico, i carboidrati la fanno da padrone. A confermarlo è un interessante studio compiuto su un campione di 30 persone e reso noto nei mesi scorsi dalla rivista di settore International Journal of Food Sciences and Nutrition. Secondo quanto emerso dalla ricerca, infatti, chi mangia un solo uovo resisterà senza fame per circa il doppio del tempo rispetto a chi consumerà, ad esempio, del pane o un prodotto zuccherato.

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