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La dieta South Beach

La dieta South Beach è un regime alimentare e dietetico il cui fondatore è lo studioso cardiologo Arthur Agatston di origine californiana che, nel suo libro intitolato “The South Beach Diet: The Delicious, Doctor-Designed, Foolproof Plan for Fast and Healthy Weight Loss“, ne descrive in dettaglio il piano estetico-alimentare. Questa dieta si basa sulla netta restrizione del consumo di carboidrati e di zuccheri, sul ridotto indice glicemico degli alimenti e sull’importanza delle componenti lipidiche alimentari ritenute salutari per l’equilibrio del nostro organismo. Una dieta questa che riscuote un enorme successo in America specie per le dive di Hollywood; detto questo, allora, non conviene che seguirla e metterla in pratica.

Vediamo in questa guida in cosa consiste e quali piatti prediligere per raggiungere e mantenere il peso forma diminuendo il rischio dell’insorgenza di malattie cardiovascolari abituando l’organismo all’assorbimento della riduzione dell’apporto calorico. Esistono due versioni della dieta South Beach: una versione originale, molto restrittiva che prevede l’eliminazione totale dei carboidrati e zuccheri, delle componenti lipidiche, mentre la versione più “soft” consente di apportare al nostro organismo sostanze glucidiche e lipidiche come la pasta e cereali integrali e frutta fresca (questo regime è indicato per coloro che non devono perdere troppi chilogrammi).

Dieta South Beach: versione originale

Molto restrittiva, richiede determinazione e sacrificio la versione originale di questa dieta in quanto prevede l’eliminazione totale di grassi di origine animale (carni), di glicidi o glucidi e di tutti i derivati (pane, pasta, riso e tutti i prodotti da forno e dolci) in quanto ritenuti responsabili dell’innalzamento del livello glicemico nel sangue.

Questo piano dietetico “strong” di articola in tre distinte fasi:

Fase dell’attacco

In questa fase si procede alla sola assunzione di proteine e di grassi “buoni” (Omega3) mediante il consumo di pesce specie quello azzurro e liscato, frutta secca, verdura per un periodo di 15-20 giorni per permettere al nostro organismo di disabituarsi dal consumare troppi zuccheri e carboidrati. In questa fase è necessario bandire tutti questi alimenti: ogni tipologia di zucchero, pane, pasta, riso, patate, prodotti da forno, dolci, formaggi stagionati e grassi, ortaggi ad alto contenuto glicemico come carote, finocchi, zucca, barbabietole, sedano, bietole, frutta fresca, carni grasse e selvaggina, gelati ed alcolici.

Gli alimenti fortemente consigliati da assumere in questa fase così difficile sono: carni bianche a basso contenuto glicemico come il pollo, tacchino, suino, coniglio, le carni rosse magre come il manzo, il vitello, salumi come la bresaola e prosciutto cotto, verdure come pomodoro, cipolle, zucchini, valeriana, uova, noci, frutta secca, pesce liscato come branzino, tonno, sardine, acciughe, orata e i frutti di mare, crostacei, formaggi freschi e magri come ricotta, mozzarella light, caprino, primo sale.

In questa fase è bene consumare tre pasti principali e tre spuntini (anche dopo cena) con possibilità di insaporire le pietanze con condimento da crudo di olio extra vergine d’oliva (massimo 3 cucchiaini al giorno). Dall’evidenza empirica si stima che in questa prima fase d’attacco è possibile perdere fino a 4-6 Kg del proprio peso corporeo, ovviamente c’è necessità di sacrificio e determinazione nel raggiungere gli obiettivi di dimagrimento.

Fase del reintegro

In questa seconda fase è consentito reintegrare il proprio regime alimentare con determinati alimenti che nella fase precedente erano stati aboliti: consumo di riso e pasta (porzione consentita 60 grammi), ortaggi come patate, carote, zucca, piselli, finocchi, yogurt magro e latte scremato (un bicchiere al massimo), cioccolato fondente, frutta fresca, vino (1 bicchiere al giorno). Questo secondo step può essere di durata variabile a seconda del peso del soggetto, per chi deve solamente perdere 5-6 Kg può iniziare e seguire la dieta South Beach partendo già da questa seconda fase; i risultati sono strabilianti è possibile riperdere ulteriori chilogrammi a seconda della corporatura, statura e delle condizioni fisiche del paziente.

Fase di mantenimento

In questo terzo step si ricomincia a consumare nuovamente tutti i tipi di glucidi e di grassi che erano stati eliminati nella prima fase; si deve cercare di mantenere i risultati raggiunti e di mantenere il nostro metabolismo basale al livello raggiunto senza decelerarlo.

South Beach: menù per chi deve perdere molti Kg

Vediamo un esempio di menù utile alla base della dieta di South Beach per chi deve perdere molti chilogrammi in eccesso.

A colazione: uova strapazzate o sode o con verdure e thè.

A pranzo: pesce magro o carne bianca o rossa (quest’ultima 1 volta la settimana) con piatto di verdure a basso contenuto glicemico.

A cena: pesce magro o carne bianca con piatto di ortaggi a basso contenuto glicemico.

Lo spuntino: affettato di pollo, arista di maiale, prosciutto cotto, bresaola, fesa di tacchino, tonno light, fiocchi d’avena con latte (non vaccino ma di soia).

South Beach: menù per chi deve perdere pochi Kg (5-6 Kg)

A colazione: oltre a quello previsto nel precedente menù si possono consumare cereali integrali con thè o latte magro, frutto di stagione con thè, un vasetto di yogurt magro con fiocchi di cereali o frutta con tazza di thè.

A pranzo: come precedente menù con possibilità di consumare anche zuppe di cereali, pasta o riso (massimo 3 volte la settimana).

A cena: come precedente menù con possibilità di consumare pasta, riso, zuppe con verdure anche patate (massimo 2 porzioni settimanali e se a pranzo avete consumato carne o pesce).

Lo spuntino: potete consumare anche i formaggi magri, un frutto di stagione o un pezzo di cioccolato fondente oltre ai precedenti (versione “hard”).

Ricordate che durante la dieta è bene praticare sempre e con regolarità attività fisica e movimento per raggiungere l’equilibrio dietetico desiderato.

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